La corte d’appello dà torto a Cto

Revocata la sospensione degli effetti della risoluzione del contratto di distribuzione stipulato con Electronic arts

25 giugno 2003 Si fa più difficile la situazione di Cto. La corte d’appello di Bologna ha revocato il provvedimento di urgenza concesso in via provvisoria il 27 maggio con il quale aveva disposto “la immediata sospensione degli effetti della risoluzione del contratto di distribuzione stipulato il 21 giugno 2000 tra Electronic Arts e Cto”. Il distributore bolognese ha fatto però sapere che il decreto di revoca “non incide minimamente sul contenzioso in atto che riguarda esclusivamente questioni di competenza”. Sempre Cto ricorda che sono attualmente pendenti presso la corte d’appello di Bologna e l’autorità antitrust le azioni dirette ad accertare la responsabilità di Ea per la violazione della legge Antitrust. La fornitura dei prodotti della società americana è comunque interrotta già da aprile di quest’anno, con 45 giorni di anticipo rispetto alla dichiarata risoluzione del contratto. Preso atto della decisione della corte d’appello, la società bolognese conferma il nuovo programma industriale che prevede un allargamento ai videogiochi per i cellulari con un minor peso della classica attività di distribuzione dei titoli per pc o console.
Nonostante il segnale arrivato dalla corte d’appello non possa certo essere considerato positivo il mercato sta reagendo con entusiasmo. Al momento in cui scriviamo il titolo di Cto guadagna il 12% dopo avere superato il 14%. Tanta frenesia si spiega solo con una fiducia che appare esagerata nei confronti del piano industriale della società bolognese che porterebbe Cto a specializzarsi nei videogame per i telefonini. Il vantaggio di questo mercato, che qualche
Analista considera la killer application del mercato mobile, è dato dal fatto che gli investimenti richiesti per la realizzazione di videogiochi sono notevolmente inferiori a quelli previsti per i titoli per pc o console, anche se i competitor rischiano di essere gli stessi del mercato classico dei videogame che tra l’altro possono sfruttare il fatto di fare il porting dei titoli per pc sul cellulari. Qualche tempo fa, per esempio, Sega ha firmato un accordo con Nokia senza contare che da tempo ci sono società come In-fusio, Gameloft, l’italiana Gekolab che si stanno movendo sullo stesso terreno. Sarà molto dura per Marco Madrigali, presidente della società, rimpiazzare Electronic arts.

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