La consulenza supporta il Cio per unire tecnologia e strategia

Iniziative differenziate supportano il Chief information officer nel suo percorso finalizzato alla cost reduction. In questo modo, Accenture si propone come partner per condividere valutazioni d’insieme sui trend di mercato o su specifiche realtà.

 


Si chiama Cio Agenda ed è l’insieme dei servizi studiati da Accenture per colmare il gap esistente tra sistemi It e obiettivi di business. Lanciato nel 2002, il programma è da allora la chiave dell’offerta per quanto riguarda le infrastrutture tecnologiche, sia dell’operating group Communication & High Tech sia degli altri mercati verticali. Insieme organico delle proposte del consulente, la Cio Agenda si propone di ridurre le risorse occupate nella gestione del parco tecnologico esistente presso i clienti e indirizzarle, invece, verso le priorità strategiche effettive. In questo modo, Accenture si rapporta con i Chief information officer con i quali condivide valutazioni d’insieme sui trend di mercato o sulle specifiche realtà, identificando le aree su cui è necessario intervenire. L’offerta spazia dalla definizione delle architetture di rete e di sicurezza all’outsourcing di piattaforme applicative come Erp, Crm, Enterprise application integration e Web service.


Dalle parole di Giuseppe Gorla (che, in qualità di partner, opera nel C&Ht con la responsabilità, in termini di mercato, di alcuni clienti e, in termini di offering, del gruppo Global Architectures and Core Technologies), la Cio Agenda si focalizza su due differenti aree. Un primo blocco supporta i processi di delivery in ambito Crm, Erp, Hr o Financial performance management, mentre un secondo gruppo (Information Technology Transformation) è focalizzato su offerte che trovano ragion d’essere nel data warehousing, nella Business intelligence, nella sicurezza e nell’It governance. "Le 500 persone coinvolte – ha spiegato il manager – sono attive sul lato infrastrutturale, della conoscenza di prodotto e del disegno dei processi oppure sono esperte di soluzioni che nascono dall’adozione di tecnologie puntuali". Uno degli elementi chiave su cui Accenture punta è l’adozione dello strategic delivery model, che consiste nell’utilizzare centri di sviluppo dislocati geograficamente in aree facilmente accessibili e caratterizzate da un costrutto molto competitivo per quanto riguarda l’offerta, come "ad esempio Napoli, Bratislava, Malaga, Mumbai e Dalian in Cina – ha puntualizzato Gorla -. Si tratta di un approccio iniziato qualche anno fa e che, dal 2002, rappresenta una delle linee portanti della nostra azienda". Le competenze e le esperienze aggregate coprono uno spettro di attività ampio, che va dalla technology visioning alla definizione dell’It strategy, con la formulazione di piani di investimento, con la garanzia di una posizione autonoma rispetto alle potenzialità delle diverse piattaforme sul mercato.

Analisi dei processi


L’ambizione del consulente è di supportare i clienti a 360 gradi, non fermandosi ai soli aspetti strategici, ma scendendo più nel dettaglio dei processi di It transformation, dalla razionalizzazione dell’infrastruttura corrente (server e storage consolidation, migrazioni a piattaforme differenti), passando per offerte in ambito outsourcing. Sono previste soluzioni specifiche nelle aree


disaster recovery, business continuity e sicurezza "in cui – ha proseguito Gorla – partiamo dall’analisi della vulnerabilità dei sistemi per arrivare a uno studio approfondito di come la security sia gestita in azienda, considerando le dimensioni organizzative, quelle di processo e quelle legate ai comportamenti umani per arrivare alle infrastrutturali". Le attività di supporto allo sviluppo vero e proprio comprendono un’offerta legata all’Enterprise application integration, puntando su prodotti che vanno da Tibco a WebMethods a Biz Talk piuttosto che all’adozione di Web service. "Sempre più spesso – ha detto ancora il manager -, il mercato richiede una consulenza non solamente mirata alla razionalizzazione. Dobbiamo essere in grado di supportare il cliente in periodi di grande turbolenza in cui la cost reduction diviene un imperativo". La società mantiene relazioni con i technology provider (in primis Microsoft, Emc2 e Bea) per conoscere l’evoluzione delle piattaforme al fine di poterle testare, in modo anticipato.

Soluzioni specifiche


In due contesti, quello della Business intelligence e dell’enterprise integration, il consulente ha fatto tesoro delle esperienze pregresse per gestire la complessità intrinseca dei progetti. "Partiamo dalla conoscenza e dalla padronanza degli aspetti architetturali per puntare su quelli più specifici legati alla reportistica e alle tipologie di analisi che permettono di comprendere i fenomeni e di raccordarli ai percorsi aziendali, di marketing o di posizionamento. Ciò che il cliente richiede non si limita a una semplice implementazione, bensì a un vero e proprio commitment sull’efficacia delle soluzioni che siamo in grado di fornire". L’investimento in queste due aree, considerate come componenti correlate per migliorare il livello di servizio e ridurre lo spending, qualifica la capacità di visioning di delivery e la reliability di una struttura It. L’interfaccia nei confronti del cliente è composta da tre squadre, espressione delle varie competenze: il Consulting si occupa delle attività di disegno architetturale e del presidio del front end, la parte di Solution si concentra sullo sviluppo vero e proprio delle soluzioni o sulla customizzazione del package, mentre Services prevede contratti di supporto di medio-lungo periodo.

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