La collaborazione “aperta” di Cisco

Gli ultimi annunci della società riguardano la versione 7.0 di Unified Communications, Cisco TelePresence Expert on Demand e la piattaforma applicativa Web 2.0 WebEx Connect

Continua la marcia di Cisco nella direzione delle soluzioni di collaboration, un percorso evolutivo che coinvolge anche i suoi partner, chiamati ad aggiungere alle classiche competenze hardware skill applicativi sempre più spiccati.
«Elementi qualificanti della nostra architettura collaborativa – ha sottolineato Danilo Ciscato, direttore business development and marketing di Cisco Italia – sono l’interoperabilità, garantita da una cultura aziendale orientata alla massima apertura, e la sua trasversalità, caratteristica che le permette di agire da collante dei vari componenti infrastrutturali».


Coerenti con queste caratteristiche sono gli ultimi annunci della società californiana, la versione 7.0 di Unified Communications, Cisco Telepresence Export on Demand e la piattaforma applicativa Web 2.0 WebEx Connect.

In particolare, Uc 7.0 è ora in grado di supportare dispositivi con i sistemi operativi Windows Mobile oltre a Symbian e Blackberry (a breve introdurrà nella lista anche la piattaforma Apple), fornisce una più profonda integrazione con i prodotti desktop di Ibm e Microsoft e permette una più facile personalizzazione del workspace.

Cisco TelePresence Expert on Demand offre, invece, un servizio clienti collaborativo, in grado di attivare collegamenti con esperti a prescindere dalla loro collocazione geografica. Questa sua caratteristica rende la soluzione particolarmente interessante per tutte quelle realtà che devono garantire il trasferimento di esperienze e competenze tra le varie sedi.

WebEx Connect (disponibile da gennaio 2009) è, infine, una piattaforma di collaborazione Saas (Software as a service), che include diverse applicazioni tra cui l’Instant messaging, gli spazi di lavoro dei team, la gestione dei documenti, l’agenda e i wiki, combinabili con widget creati da terze parti.


«Tutte le nuove soluzioni – ha sottolienato Gianluca Ferrè, Technology Se manager Uc & Mobility di Cisco Italia – sono progettate per interoperare con le applicazioni, i dispositivi di comunicazione e gli strumenti basati su Web già in uso all’interno delle aziende, permettendo ai dipartimenti It di mantenere attive tutte le policy di sicurezza e conformità».


Fino a oggi le aziende maggiormente interessate all’offerta collaborativa sono state caratterizzate da una grande distribuzione sul territorio, come il settore bancario e farmaceutico. «Ma negli ultimi tempi – ha proseguito il manager – a questo segmento d’offerta si sta affacciando anche l’Smb, soprattutto si stanno dimostrando particolarmente interessate le aziende di medie dimensioni che già dispongono di servizi di base come il VoIp».


E siccome Cisco è sempre stata convinta che, per vendere ai clienti, occorre usare in casa le soluzioni che si vanno a proporre, la società ha annunciato di aver messo a disposizione dei partner, attraverso il sito www.cisco.com/partner, alcuni widget che mettono a disposizione spazi di lavoro condivisi in cui i dealer possono dialogare con i clienti. L’anno prossimo, poi, la società conta di avviare a Vimercate (Mi) un centro dimostrativo in cui il su canale potrà sperimentare tutte le nuove soluzioni collaborative.

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