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Kyndryl: il vero game changer per il 2023 sarà ancora il cloud

La situazione economica globale, in cui i costi dell’energia stanno giocando un ruolo centrale, impone scelte strategiche non semplici per il settore ICT. La posta in gioco è altissima: il futuro del Paese dipende in larga parte dalla capacità di affrontare trasformazione digitale e transizione ecologica nel modo più efficiente possibile. Ne parliamo con le realtà leader di mercato, affrontando con loro le tematiche più calde.

Alle nostre domande risponde Raffaele Pullo, Distinguished Engineer & CTO Kyndryl Italia.

Come pensate di coniugare le esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e costante crescita di potenza di calcolo richiesta?

Raffaele Pullo, Distinguished Enginerr & CTO Kyndryl Italia
Raffaele Pullo, Distinguished Enginerr & CTO Kyndryl Italia

Il percorso di Kyndryl verso la sostenibilità ambientale è già in corso e si sviluppa su un duplice fronte: da un lato ci stiamo impegnando per rendere più green le nostre facility, dall’altro guardiamo allo sviluppo di quelle tecnologie che, supportate dall’IT, possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni.

Kyndryl dispone di migliaia di metri quadrati di data center in tutto il mondo, per i quali abbiamo avviato un percorso di adozione di tecnologie affinché diventino sempre più sostenibili. Stiamo quindi rinnovando i sistemi e gli impianti di raffreddamento, tipicamente più energivori.

Parallelamente, non va dimenticato lo sviluppo della green economy e delle tecnologie che la abilitano, sfruttando il contributo dell’IT per l’ottimizzazione dei processi produttivi e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale. In questo senso, le aree tecnologicamente importanti sono due: IoT e blockchain.

L’IoT, che sta ormai permeando ogni aspetto della nostra vita, consente di tracciare in modo granulare tutti i processi produttivi o di smaltimento: dal monitoraggio degli spostamenti e delle posizioni, dall’ottimizzazione dei percorsi per la raccolta dei rifiuti. Inoltre, la capacità di sfruttare i dati è fondamentale nel percorso verso la sostenibilità. Accanto all’IoT troviamo poi la blockchain, che consente di creare vere e proprie catene di tracciamento dei prodotti che non solo ne garantiscono l’origine, ma rendono possibili alti livelli di riciclabilità.

Mai come oggi investimenti e progettualità incidono in modo determinante sul futuro di ogni organizzazione. Quanto sentite vostro il ruolo di partner tecnologico dei vostri clienti?

Essere il partner tecnologico dei nostri clienti è la nostra mission principale. In particolare, nel contesto di business attuale parlare di “progettualità” significa sviluppare programmi innovativi, dedicando risorse e investimenti all’ideazione di nuove capability. Dal punto di vista IT, questo va nella direzione della scienza dei dati e di quello che Gartner definisce “composable business”, che consiste nell’abilitare la componibilità dei servizi per crearne di nuovi: in questo senso, il digitale si presta molto bene.

Tuttavia, il problema di base è che le aziende, e quindi anche i nostri clienti, hanno risorse finite. Questo significa che per realizzare la progettualità si troveranno a dover ottimizzare i costi, ridurre gli investimenti su aree tradizionali e reindirizzare expertise per dedicarle ad altri progetti o servizi.

È qui che entrano in gioco le skill di Kyndryl. Sfruttiamo infatti tecnologie ad altissima efficienza per offrire servizi gestiti in grado di liberare i clienti dal carico di alcune attività del mondo IT non direttamente legate al core business aziendale. Non solo: affidando tali attività a realtà specializzate come la nostra, i clienti potranno beneficiare di un livello di servizio superiore, basato sugli investimenti che portiamo avanti nelle tecnologie più all’avanguardia, come Automation e AIOps.

Come attore unico dei progetti o insieme ai nostri partner, siamo veri e propri abilitatori delle piattaforme tecnologiche: grazie a soluzioni come Kyndryl Consult, Kyndryl Bridge e Kyndryl Vital offriamo un approccio coeso per aiutare i clienti a immaginare i risultati desiderati, progettare e implementare le soluzioni, nonché valutare i risultati.

Il game changer del 2023. Se doveste scegliere una sola tecnologia, quale sarebbe a vostro avviso la scelta vincente per le organizzazioni per il prossimo anno?

Si può essere spinti a pensare che sia la Data Science. Tuttavia, a mio avviso il vero game changer per il 2023 sarà ancora il Cloud: è il cloud, infatti, l’abilitatore di evoluzioni che implicano un substrato tecnologico complesso e costoso come quello richiesto, ad esempio, dalla data science.

Oggi, le aziende che vogliono intraprendere un percorso di digital transformation a 360° devono prima di tutto essere delle cloud company. Per riuscirci, è necessario trasformare i sistemi applicativi, modernizzandoli sulla base di una logica cloud native.

È proprio in quest’ottica che sono nati i servizi Cloud Native di Kyndryl, sviluppati per consentire ai clienti di migrare, modernizzare e ottimizzare i carichi di lavoro critici in ambienti ibridi e multicloud. Il cloud è un abilitatore non ancora sfruttato appieno: per questo è necessario aiutare i clienti a rimuovere gli ostacoli, così da liberarne tutto il potenziale.

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