Marco Fiorentino e il padre Edoardo sono nuovamente i proprietari della società (ex Comm2000) ceduta nel 2000 alla joint venture olandese-americana, che è poi fallita.
15 aprile 2003 Ritorno al passato per KpnQwest Italia, la ex Comm2000 che nel 2000, in pieno boom della new economy, il fondatore Edoardo Fiorentino e suo figlio Marco vendettero al colosso mondiale delle Tlc KpnQwest. I due manager, infatti, hanno riacquisito l’azienda dalla casa madre, che a giugno del 2002 portò i libri in tribunale, garantendo continuità alla gestione e un bilancio in attivo.
“Nel 2000 – racconta Marco Fiorentino, amministratore delegato della società – Comm2000 era un’azienda solida, con 15 anni di esperienza, ma in quel periodo contava di più la crescita del fatturato e la quotazione in Borsa. Per questo pensammo che vendere a KpnQwest fosse una scelta responsabile: allora la joint venture aveva raccolto un miliardo di euro dalla Borsa e altrettanto dalle banche, tutti soldi investiti in infrastrutture. Poi sia l’azienda olandese sia quella americana entrarono in crisi”. Mentre molte filiali europee chiusero i battenti dalla sera alla mattina (Francia, Germania Inghilterra, Olanda, Danimarca), KpnQwest Italia, sotto la guida di Fiorentino, riuscì a mantenere la rotta, lasciando pressoché inalterati il parco clienti e l’organico. “Oggi – dice Fiorentino – abbiamo un utile prima delle tasse positivo, non abbiamo debiti e pensiamo a espanderci: abbiamo trattative in corso per acquisire due società. KpnQwest ci ha lasciato degli asset in più, come il data center di 500 metri quadri situato in via Caldera a Milano e collegato al Mix”.
L’offerta comprende servizi di connettività Internet in tutta Italia, in tecnologia Cdn, Adsl, e Hdsl, Ip Vpn nazionali e internazionali e hosting. Inoltre, l’azienda propone servizi di messaggistica integrata (e-mail, fax, Sms, telex) tramite la consociata Messagenet.
La base clienti supera le 2000 aziende, il fatturato 2002 è stato di 8 milioni di euro e i dipendenti sono 55.
