Kindle: il cavallo di Troia di cui Wal Mart ha paura

Il retailer americano leva i Kindle dai suoi scaffali. Ma dietro una decisione motivata con le scelte degli utenti sembra esserci la paura di un nuovo modello di acquisto che attrae i consumatori.

Apparentemente la decisione sarebbe motivata dagli orientamenti d’acquisto dei consumatori, forse più interessati all’offerta Apple e a quella di altri competitor rispetto alle proposte di Amazon.
Ma è chiaro che c’è qualcosa di più dietro la decisione, annunciata daWal Mart di non tenere più a magazzino, una volta esaurite le scorte già in casa, i Kindle di qualsiasi linea, Fire e soprattutto nuovi Fire inclusi.

In realtà, dietro una decisione per lo meno curiosa per un operatore della grande distribuzione che ha sempre fatto dell’ampiezza dell’assortimento il suo punto di forza, c’è la paura che Kindle da opportunità si trasformi presto in minaccia.

I Kindle, sostiene in un commento alla notizia Forrester Research, di fatto rappresentano una sorta di cavallo di Troia che letteralmente penetra nelle abitudini di acquisto degli utenti.
Così è tutt’altro che raro che un utente, una volta entrato nell’esperienza di acquisto Amazon, facilmente amplii le sue scelte dai prodotti digitali a quelli fisici, penalizzando a cascata il business dei retailer tradizionali.
E probabilmente è proprio questo che Wal Mart teme.

Tuttavia, mentre il mercato borsistico americano premia da un lato il retailer, dall’altro penalizza l’etailer, torna alla mente un’analisi presentata lo scorso mese di aprile da Canalys, che accusava le insegne della grande distribuzione di non essere state in grado di anticipare, e dunque combattere su un terreno facile quindici anni fa, la concorrenza degli operatori del commercio elettronico. La società di analisi parlava di ”ritardo non scusabile”, evidenziando come molti operatori hanno badato più a non penalizzare il loro business tradizionale, lavorando sugli acquisti di impulso e sull’offerta economica, senza badare a come stavano cambiando i comportamenti di acquisto dei loro clienti d’elezione.

Ed estromettere Kindle dagli scaffali oggi ha forse un po’ il sapore di una stalla chiusa, quando i buoi sono scappati di già.

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