Italia terra moderna delle start-up

Lo Startup’s Act italiano crea condizioni favorevoli per chiunque voglia “incorporarsi” in Italia, ma i benefici vanno estesi a tutte le Pmi. Se ne parla a Smau Roma.

Siamo arrivati in ritardo, ma adesso siamo in testa nelle proposte normative di finanziamento della nuova imprenditorialità. Questo emerge dal complesso di leggi e proposte che stanno veramente scuotendo le fondamenta del nostro sistema, tanto da metterci all’avanguardia nel mondo. Se la carta sarà tradotta in fatti concreti ci sarà da divertirsi.
Il Lazio è ricco di giovani e professionisti desiderosi di attivare o riattivare una propria startup e Smau Roma ha proposto svariati incontri formativi di grande successo. Tra questi i seminari più interessanti sono dedicati ad Horizon 2020, al crowdfunding e al finanziamento classico.

La legge 221/2013, decreto attuativo per l’agenda digitale ma da alcuni ribattezzato Startup’s Act, prevede condizioni chiare anche per l’equity crowdfunding, comprese veloci facilitazioni per stranieri che vogliano aprire la loro azienda innovativa sul nostro suolo nazionale. “L’equity crowdfunding italiano è dirompente”, afferma Alessandro Lerro, speaker del workshop Il crowdfunding: investire e finanziare l’impresa tramite internet, “soprattutto se sarà consentito a tutte le PMI, superando l’attuale limitazione alle start up innovative”, argomento forte del quale si parla negli ultimi tempi.
“Per come è concepita, la normativa italiana si presta perfettamente a candidare il Paese come mercato d’elezione per promuovere crowdfunding anche da parte di imprese straniere”, conferma Lerro.
Questa innovazione nel finanziamento ha forte un impatto anche sul prosieguo dell’attività: “dopo un equity crowdfunding l’incremento delle vendite per l’azienda è un incredibile 351%”, snocciola Lerro, ovviamente sempre che l’azienda abbia pronto il prodotto o servizio.

Finanziare Imprese e Startup, il pacchetto formativo (workshop + one-to-one) era già tutto esaurito svariati giorni prima della chiusura delle iscrizioni. “I soldi ci sono”, afferma Andrea Povelato, relatore del seminario, “tanto che qualcuno afferma provocatoriamente che circolano più risorse che buone opportunità”.
Tutto sta a saperle cogliere, presentando un progetto sostenibile e convincente. L’incontro coniuga la certezza delle metriche con la discrezionalità delle opinioni, in modo da convincere il finanziatore.

Quest’anno Smau Roma è caduta a cavallo tra moltissimi eventi ed approfondimenti sulla ristrutturazione dell’Italia, più in senso organizzativo che politico in senso stretto. Parecchie modifiche allo stantìo stato delle cose sono in corso sul fronte delle infrastrutture, dell’agenda digitale, della imprenditoria nuova e di quella che vuole rinnovarsi e che chiede informazione precisa ed immediatamente utilizzabile.

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