Italia, regno di pirati

I dati presentati da Bsa sulla pirateria in Europa vedono il nostro Paese in controtendenza rispetto all’Europa. Laddove gli altri mercati calano, l’Italia arriva al 50%.

Da Bsa arrivano i risultati della
ricerca condotta da Idc sulla pirateria in Europa.

I dati mostrano da un lato un generale rallentamento, sia per quanto
rigurda l’Europa sia per quanto riguarda l’intera area Emea: nel primo caso si
passa da un tasso del 37 al 35%, mentre nel secondo caso si passa dal
41 al 39%.
In questo scenario, ancora serio ma in qualche misura
incoraggiante, l’Italia ha ancora performance negative, con un incremento del
tasso di pirateria, che passa dal 49 al 50%.
Secondo le stime, il valore del
software illegale installato sui computer in Italia è pari a 1
miliardo e 200 milioni di euro.
A commento di questi dati, Francesca Giudice,
presidente di Bsa in Italia sostiene: “Serve un deciso cambio di marcia
nell’approccio al problema, soprattutto nell’area dell’informazione dei grandi
pubblici, con l’obiettivo di cambiare la diffusa percezione che la pirateria,
per il fatto di essere tecnicamente ‘alla portata di tutti’, sia un
comportamento lecito o, comunque, di modesta gravità”.

 

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