Due campagne di direct marketing per Pmi e professionisti e per grandi aziende.
Bsa riparte con nuove campagna di sensibilizzazione rispetto
alla tutela della proprietà intellettuale.
E lancia due nuovo iniziative di
direct marketing indirizzate rispettivamente al mondo della piccola e
media impresa e agli operatori del settore informatico (80.000 e 40.000
contatti circa), e al mondo dell’impresa medio grande (10.000
contatti).
Entrambe le campagne, se pure in modo differenziato in base al
target di riferimento, declinano il concetto che la copia illegale delle
opere e dei programmi tutelati dal diritto d’autore impedisce ai titolari dei
diritti di ottenere la giusta remunerazione per la creatività investita nei
progetti. Le comunicazioni ribadiscono che la pirateria informatica deve e può
essere combattuta, non solo con le armi della repressione da parte delle Forze
dell’Ordine, ma anche e soprattutto con quelle dell’informazione e della
prevenzione intelligente.
Alle piccole e medie imprese è diretta la campagna
“Pugno di mosche” chefa leva sul tradizionale orgoglio italiano di essere
la “patria della creatività” e cavalca un tema di grande attualità: la
protezione dei prodotti e delle idee italiani dalla copia abusiva e dalla
contraffazione. Come possiamo noi italiani lamentarci della falsificazione e
della copia illegale subita dai nostri prodotti quando il tasso medio di
pirateria dei programmi informatici nel nostro Paese è stimato intorno al 49%?
La seconda campagna è destinata alle imprese di maggiori dimensioni e ha
invece un taglio più istituzionale: il concetto chiave è “Legittima difesa” e,
sotto questa headline, recita “il software è un patrimonio, difenderlo è
nell’interesse di tutti”.
Nella comunicazione viene ricordata la
disponibilità di un volume sul Software Asset Management, realizzato da Bsa in
collaborazione con il Centro di ricerche Space dell’Università Bocconi e
distribuito gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta.
