Italia.it: non supera l’esame della rete. E sposta la Basilicata

Negativi i commenti riguardo al portale. Lento con troppi video e poche informazioni e quella cartina strampalata

Italia.it toppa anche la seconda. I pochi blogger che si sono espressi bocciano senza appello la nuova versione del mitico portale del turismo italiano.


Dario Salvelli è l’unico che per ora si esprime con una critica articolata, ma in generale non piace la grafica, lo smodato uso di video, la lentezza del caricamento delle pagine in generale la concezione del sito.


Si tratta infatti di un portale berlusconiano, ma del Berlusconi imprenditore, dell’uomo che con le televisioni ha fatto fortuna e che probabilmente pensa che la tv rimane l’unico mezzo adatto per comunicare. Sempre. Anche sul Web. Una prima occhiata a Italia.it lascia questa impressione. Come se si fosse cercato di far diventare il monitor del pc una Tv. Perché quello è il solo linguaggio che Lui conosce.


E’ facile obbiettare che il portale non è stato realizzato dal presidente del consiglio, ma dal ministro Brambilla eppure siamo convinti che un uomo abituato a occuparsi anche dei dettagli (ricordate le piante dei fiori prima del G8 di Genova?) non abbia rinunciato a dare qualche consiglio.


Perché Italia.it, che doveva partire ieri mattina ed è finalmente comparso dopo le 17, è un portale fatto soprattutto di video. Non a caso, il ministro del Turismo ha parlato di portale “emozionale”.


Ma di “emozionale”, fatta salva l’attuale fase beta e i veloci tempi di realizzazione (14 giorni), pare ci sia proprio poco.


A parte la lentezza nel caricamento delle pagine da tempo abbiamo appreso che su Internet vince il servizio, l’utilità. Ed è al momento proprio quello che manca sul sito. I testi sono scarni e generici, le informazioni scarse e il motore di ricerca degli alberghi ha funzionato solo nel momento in cui abbiamo scritto anche il nome di un hotel. Scrivendo solo la località spesso non viene fuori nulla (il database non è ancora pronto?) e quando abbiamo cercato alberghi a Milano la risposta è stata che a Milano Marittima c’erano 42 alberghi. Ma un successivo clic non ci ha portato a nulla.


In realtà gli alberghi ci sono ma bisogna prima passare per un clic sulla provincia e poi sul paese. E poi chi si è inventato il nome “Ricerca Mibac” per un motore di ricerca che permette di vedere cinema, teatri, musei e aree archeologiche sparsi per l’Italia? Non c’era nulla di più semplice?


Il problema, però, non pare essere quello degli eventuali bug presenti sul sito ma nell’impostazione. Nessuna brochure da scaricare, solo video di pochi secondi con frasi inutili.


Per quanto riguarda la parte b2b per ora non pare esserci nulla sul sito, mentre l’area 2.0 si limita a un “Collabora” posto in fondo alla home page . Ma siamo ancora nella fase beta.
Alla beta però non può essere imputato questo svarione (successivamente corretto) che indica la Basilicata al posto della Campania.

Iniziamo bene. 

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