Istat: la tecnologia è frenata dalla formazione

Il 40% degli italiani non capisce internet e il 23% la ritiene inutile. Nel recupero il sud avanza lentamente, ma gli anziani non avanzano proprio.

Rispetto al 2009 l’Italia tecnologica cresce omogeneamente di qualche punto percentuale, recuperando parte del divario dai Paesi più avanzati ma restando nelle retrovie. Sono queste le considerazioni di fondo dell’annuale Rapporto Istat dedicato a Cittadini e nuove tecnologie.
Sale la quota di famiglie che possiede il personal computer (dal 54,3% al 57,6%), accede ad Internet (dal 47,3% al 52,4%) e dispone di banda larga (dal 34,5% al 43,4%). Le differenze di classe si riducono, ma restano sostanziose; alte anche le differenze geografiche del sud e delle isole con il nord e anche con il centro.
Le percentuali sono molto più altre nelle famiglie dove c’è almeno un minorenne e molto più basse dove ci sono solo anziani, una quota rilevante in Italia.
Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche: l’81,8% possiede il personal computer, il 74,7% l’accesso ad Internet e il 63% possiede una connessione a banda larga. Tra gli ultra 65enni è appena salito il Pc (9,8%) ma è leggermente sceso il cellulare (ora al 63,6%).
Il freno maggiore sembra essere la formazione specifica. Internet non è compresa dal 40,8% delle famiglie, ed è normale che una metà di queste (il 23%) la consideri inutile. Anche per questo, nonostante gli ottimi tassi di recupero in tutte le categorie, specialmente nella banda larga, l’Italia resta nelle retrovie.

Wireless stabile
Considerando il collegamento ad Internet senza fili, si evidenzia che sono ancora poche le persone che lo usano. Il 38,8% degli utenti di Internet usa un portatile con collegamento senza cavi (Wifi). Più contenute le quote di coloro che usano un cellulare via Umts, 3G, 3G+ (9,5%), un cellulare via Gprs (6,5%) e un computer palmare (5%). La quota di coloro che utilizzano collegamenti senza fili è sempre più alta tra gli uomini e nella fascia d’età tra i 18 e i 44 anni.
Rispetto all’anno precedente la situazione è piuttosto stabile, ad eccezione di chi usa il portatile con collegamento senza cavi (Wifi) che passa dal 32% nel 2009 al 38,8% nel 2010.

Social network da pc al 45%
Parlando dell’accesso da pc, il 45% degli utenti di Internet si collega ai siti di Facebook, Twitter, Myspace ecc. Il 36,7% inserisce messaggi in chat, blog, newsgroup o forum di discussione online e il 26,8% fa uso di instant messaging. Internet risulta meno usato per effettuare videochiamate (22,4%) e per telefonare (18,9%).

La classifica nazionale
In Italia i beni e i servizi tecnologici più diffusi tra le famiglie sono il televisore, presente nel 95,6% delle famiglie e il cellulare (89,5%). Seguono il lettore Dvd (63,8%), il personal computer (57,6%), il videoregistratore (53,2%), l’accesso ad Internet (52,4%), il decoder digitale terrestre (51,9%) e la connessione a banda larga (43,4%). Tra i beni tecnologici presenti nelle famiglie hanno un certo rilievo anche l’antenna parabolica (34,8%), la videocamera (28,4%) e la consolle per videogiochi (21,5%).
L’indagine è stata condotta su un campione di 19 mila famiglie per un totale di 48 mila individui, a totale garanzia dell’esattezza dei rilievi secondo quanto dettagliato nella corposa nota metodologica.

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