Intel: calo previsto

Una trimestrale col segno meno per Intel, che si prepara alla riscossa con nuovi prodotti e un nuovo assetto manageriale.

Nel secondo trimestre dell’esercizio in corso, Intel da un lato ha confermato il momento di difficoltà già anticipato, dall’altro è riuscita a presentare conti non così “neri” comq qualche analista in fondo temeva.

Così, il secondo quarte si è chiuso con un fatturato di 8,009 miliardi di dollari, in calo del 13% rispetto al pari periodo dell’anno precedente e leggermente al di sotto anche di quei 8,2 miliardi anticipati qualche settimana fa.

Gli utili sono diminuiti del 57% a 885 milioni di dollari, pari a 15 centesimi a azione, in questo caso – ed è il dato che ha confortato gli analisti – al di sopra dei 13 centesimi attesi da Wall Street.

La società non nasconde il periodo di impasse, dovuto a una serie di fattori concomitanti, prima fra tutti la sempre più accesa concorrenza con Amd.

Tuttavia sembra più che mai intenzionata a ottenere una riscossa.
In primo luogo con il lancio di nuovi processori, che vanno a coprire tutte le gamme, dai server ai desktop fino a notebook, in secondo luogo con un ritorno all’efficienza operativa che passa anche, come preannunciato pochi giorni fa da Paul Otellini, attraverso una importante riduzione dei livelli manageriali.

Secondo quanto riporta la stampa statunitense, la ridefinizione delle file manageriali sarebbe già iniziata. Nell’area marketing e vendite, ad esempio, di tre co-general manager ne resta uno, mentre gli altri due sono stati trasferiti ad altre divisioni. Anche in altre divisioni si attendono unificazioni degli incarichi, e si accenna a quale pensionamento.
Insomma, c’è aria, riporta la stampa statunitense, di grandi rimescolamenti.
Intel, in questo caso, conferma.
Ma se così sarà, sarà questione di giorni.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome