La società annuncia misure importanti: negli ultimi anni è cresciuto più il numero dei manager che quello degli impiegati.
La fase di ristrutturazione e riorganizzazione in casa Intel prende la direzione del recupero delle inefficienze.
Concetto astratto dietro il quale si nasconde una decisamente più concreta riduzione di un migliaio di manager.
Una mossa che viene giustificata in una lettera ai dipendenti dallo stesso Paul Otellini, il quale sostiene che le inefficienze sono anche dovute a processi decisionali lenti e inefficienti a causa dell’intersecarsi di un numero eccessivo di livelli manageriali.
Negli ultimi cinque anni, ha sostenuto Otellini, il numero dei manager è cresciuto in modo eccessivo, andando a rallentare processi decisionali e operativi.
Logica conseguenza la decisione annunciata ieri, anche se Intel non ha reso noto quanto inciderà sui propri conti economici nel breve e nel medio periodo.
