Mentre Leader si aggiudica la distribuzione dei videogame per la Xbox, l’acerrimo antagonista bolognese prosegue nel progetto Gold Wonder volto al potenziamento del settore periferiche
“Guardi che non sono il Candido di Voltaire“.
Al termine di un’intervista che sprizza ottimismo, Giuliano Buzzetti, direttore
generale di Cto, ci tiene a non fare la figura di chi il bicchiere lo vede
sempre e solo mezzo pieno.
Da maggio in Cto, Buzzetti ha il compito di portare avanti un processo di
diversificazione che allontana la società bolognese dal suo classico ruolo di
distributore di videogiochi. Si tratta di un’operazione che procede a grandi
passi visto che già oggi quasi il 50% del fatturato arriva da volanti e joystick
che dai quaranta miliardi del 2000 l’azienda dovrebbe arrivare a settanta nel
2001.
E proprio per rafforzare quest’area, la società bolognese ha annunciato
l’acquisizione del ramo d’azienda di Max Wise che opera nella progettazione,
realizzazione e commercializzazione di accessori e periferiche per computer e
console. L’acquisizione è stata effettuata mediante Easy Line, una società
posseduta da Cto, per un controvalore pari a 1,3 milioni di dollari. L’impatto
previsto sul giro d’affari di Cto è di circa dieci milioni di dollari.
L’acquisizione si inserisce all’interno del progetto Gold Wonder che punta al
potenziamento del settore degli accesssori con lo sviluppo della distribuzione
in tutto il mondo di periferiche con una forte impronta made in Italy grazie ad
accordi in esclusiva con nomi come Ducati Corse e Lamborghini. Importanti per il
fatturato e i margini, gli accessori si affiancano alla nuova attività di
publisher di Cto.
“Il futuro è Arxel“, proclama Buzzetti secondo il quale la società
francese deve integrare la propria linea di prodotti un po’ sofisticati con
altri generi maggiormente commerciali. Stando però il più possibile lontano
dalla violenza che non rientra nei temi dei videogiochi distribuiti da Cto.
L’apertura anche ad altri fronti del business da parte di Cto, permette al
distributore bolognese di “annacquare” l’importanza del legame con Electronic
Arts che rimane sicuramente il partner principale ma non l’unico di una società
che, dopo l’arrivo in Borsa, si sta irrobustendo anche dal punto di vista
manageriale.
L’ultimo aspetto del business della società di Marco Madrigali è l’online,
che rappresenta la fetta minore del giro d’affari. Questa passa attraverso Cto
Net che, come afferma Bozzetti, è il “brand perimetrale” che contiene
il provider Planet e il sito di giochi online Gamer Revolt. Da questo punto di
vista, Cto sta inseguendo il modello coreano (un videogame che esiste solo
online e che prevede un abbonamento mensile) con “La quarta profezia”.
La
strategia sembra paghi visto che il primo trimestre di quest’anno si è chiuso
con un segno positivo del 39% e il secondo con un +45%. A fine d’anno il
fatturato dovrebbe essere di 170 miliardi contro i 125 del
2000.