La periodica indagine di Morgan Stanley sulle aziende della classifica Fortune 1000 rivela una prudenza fra gli It manager, dettata soprattutto dalle difficoltà riscontrate nella fase di integrazione di nuovi applicativi.
Un numero sempre più elevato di responsabili dei sistemi informativi nelle aziende intende rivedere le previsioni di spesa relativa ai mesi a venire. È la conclusione di una indagine di mercato effettuata da Morgan Stanley, da cui emergono importanti differenze rispetto alle analoghe stime di investimento preannunciate dai chief information officer delle maggiori imprese globali, quelle della classifica Fortune 1000, nella penultima edizione dello stesso survey. Per quanto concerne le aree applicative le priorità di intervento riguardano il software per la sicurezza, l’integrazione delle applicazioni e l’aggiornamento a Windows 2000 o Xp dei client.
L’inchiesta lascia intuire che il tasso di adozione delle nuove applicazioni è rallentato dalle difficoltà riscontrate nella fase di integrazione, con il 38% dei manager interrogati convinti di questo effetto negativo e un altro 35% incline a considerarlo solo “probabile”. Alla richiesta di precisare la data di acquisto delle soluzioni associate ai principali progetti di implementazione attualmente in vigore, solo il 22% dei rispondenti afferma di lavorare su prodotti acquistati in questo 2002. Il 33% dei responsabili Edp è ancora impegnato in progetti relativi a software comperati nel 2001, l’11% è fermo a soluzioni che risalgono al 2000 e addirittura il 6 e l’11% hanno ancora difficoltà con software acquistati nel 1999 e nel 1998, afferma il rapporto Morgan Stanley.
Il quadro conclusivo è quello di un anno di graduale e modesto miglioramento, con un ulteriore progresso nel 2003. In generale però, la spesa in tecnologie informatiche non dovrebbe favorire troppo il passo della ripresa a causa della passata fase di sovra-investimenti.
