Il VoIp supera i confini della comunicazione

Una tecnologia in evoluzione che alla voce associa sempre più immagini e video seguendo i nuovi paradigmi di una comunicazione interattiva e multifunzionale L’offerta VoIp si declina su più target e si presta alle interpretazioni che un canale con le giuste competenze può dare in base alle esigenz

Settembre 2009

Quando si parla di VoIp è difficile non pensare ad Avaya, azienda che opera da diversi anni in questo mercato con prodotti adatti sia all’Smb sia alla grande impresa. Vittorio Balestrini, sales channel director di Avaya, spiega che nell’attuale situazione economica è premiante l’esperienza e la capacità di proporre soluzioni e investimenti VoIp nell’ottica dei saving ottenibili.
«La tematica del risparmio è di grande attualità, per esempio nel settore pubblico che ci sta dando grandi soddisfazioni. Grazie al lavoro fatto con Consip forniamo le nostre soluzioni alla Pa centrale e locale».

Nell’attuale momento economico, la Pa italiana si è dimostrata stranamente ricettiva all’innovazione, seguita da outsourcer e call center. «Anche nei momenti difficili le aziende vogliono mantenere una buona immagine verso i clienti e non lesinano investimenti nei call center».
Per Avaya un’occasione importante per i partner è costituita dai nuovi prodotti della linea Aura (fascia enterprise). «Per i system integrator, Aura è un passo avanti verso l’incremento del valore – precisa Balestrini -. Ho visitato un cliente Pa che sta consolidando i sistemi telefonici multivendor di più sedi a livello centrale. Aura permette di gestire il consolidamento per gradi, senza switch off che sono onerosi e pericolosi per i clienti e i partner».
Balestrini ci spiega come nell’ambito VoIp il focus si stia sempre più spostando dai prodotti alle applicazioni:

«Vedremo presto applicazioni di call center e self service acquisire valore proprio e quindi migrare dagli attuali server proprietari all’hardware standard». Un cambiamento che investirà il modo di fare business del canale.
Avaya opera sul mercato sia attraverso partner diretti (principalmente Isv e value added reseller) sia con la distribuzione.

«Abbiamo iniziato con partner che avevano molte lacune sulle tecnologie Ip, ma dopo anni di lavoro insieme non riscontriamo più problemi – commenta Balestrini –. Questo non toglie che ci sia necessità di training continui per raggiungere l’eccellenza». Ai suoi partner Avaya chiede di certificarsi attraverso i corsi dell’Avaya University oltre che di mantenere livelli adeguati d’impegno e di personale.

«Molti corsi sono in inglese o via Web e vengono integrati con sessioni locali – precisa Balestrini -. Stiamo cercando oggi di creare occasioni di “knowledge trasfer” per la community dei partner italiani». Il programma di canale Avaya è stato recentemente consolidato a livello globale. «Questo permetterà più allineamento tra le azioni avviate negli Usa e in Europa. Ci sarà più facilità di applicazione e di accesso ai fondi marketing oltre che al percorso formativo», conclude Balestrini.

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