Il test di tre multifunzione laser – parte 2

Che cosa cercare in un multifunzione laser La tabella qui sotto è uno specchietto orientativo di guida all’acquisto, in essa abbiamo riportato quali sono le funzionalità presenti in genere in multifunzione laser di fascia bassa, media e alta. Una stell …

Che cosa cercare in un multifunzione laser
La tabella qui sotto è uno specchietto orientativo di guida all’acquisto,
in essa abbiamo riportato quali sono le funzionalità presenti in genere
in multifunzione laser di fascia bassa, media e alta.
Una stella significa che si tratta di una funzionalità abbastanza comune
da trovare nella fascia di prezzo. Due stellette indicano una funzionalità
meno comune, che può non fare parte della dotazione originale ma spesso
è aggiungibile in seguito.
Tre stellette che si tratta di una funzionalità che non ci si aspetta
di trovare, neppure come opzione, per motivi di costo o perché si tratta
di una funzionalità che si trova di solito in apparecchi di fascia superiore
ma che quando c’è è un punto a favore.

Prendiamo ad esempio il supporto per sistemi non Windows. La maggior parte
dei multifunzione laser di fascia bassa sono GDI (Graphics Device Interface),
il GDI è un formato utilizzato dalla maggior parte delle applicazioni
Windows per visualizzare le immagini su un monitor. Quando si stampa da un’applicazione
GDI su una stampante GDI il file è inviato pari pari alla stampante senza
conversioni di formato. Per questo le stampanti GDI costano poco, hanno un minimo
di elettronica e un quantitativo limitato di memoria, è il computer che
si fa carico della maggior parte del lavoro.

Molte applicazioni professionali invece utilizzano linguaggi particolari per
la descrizione della pagina, l’HP PCL (Printer Control Language) e l’Adobe
PostScript e PDF (Portable Data Format) sono i più conosciuti e diffusi.
Genericamente sono indicati come linguaggi PDL (Page Description Language) e
rappresentano la pagina da stampare in termini di oggetto geometrici come linee,
archi e cerchi.Il linguaggio GDI invece rappresenta la pagina sotto forma di
punti (bitmaps).

La prerogativa dei linguaggi PDL è di fornire una qualità migliore
alle alte risoluzioni di stampa mentre con i linguaggi GDI la qualità
di stampa non varia, un documento stampato a 600 DPI ha visivamente la stessa
qualità di uno stampato a 300 DPI. Mentre i linguaggi GDI sono proprietari
e quindi hanno il solo costo di sviluppo interno per i PDL va pagato un diritto
d’autore allo sviluppatore il quale incide sul costo finale. Nella scelta
tra due apparecchi di prestazione e costo simili la presenza di un linguaggio
PDL potrebbe far pendere la bilancia a favore di uno dei due. Va detto che un
linguaggio PDL serve solo quando si lavora prevalentemente con applicazioni
come QuarkXpress, Acrobat ed in genere programmi per il desktop publishing,
che lo utilizzano per la stampa.

  Entry level Media Alta
Categoria di prezzo in euro: fino a 500 euro 500-1.000 euro 1.000 euro e oltre
Velocità stampa: 15-20 PPM 20-25 PPM 20-30 PPM
Stampa e scansione bianco e nero: * * *
Stampa e scansione a colori: * * *
Stampa fronte/retro: *** ** *
Emulazione stampa PCL: *** ** *
Connessione USB: * * *
Connessione LAN: ** * *
Risoluzione di stampa: 600 DPI 600 DPI o superiore 600 DPI o superiore
Risoluzione ottica di scansione: 300 DPI 600 DPI o superiore 600 DPI o superiore
Secondo vassoio alimentazione: *** ** **
Scanner a piano fisso: * ** *
Scanner ADF: ** * *
Capacità cassetto carta per stampa: 200 fogli 200-500 fogli 500 fogli o superiore
Fax integrato: * * *
Memoria on board: almeno 32 MB almeno 128 MB 128 MB o superiore
Supporto per sistemi non Windows: *** ** *
Visualizzazione stato dei consumabili: * * *
Software gestione documentale: *** *

* Funzionalità abbastanza comune
** Funzionalità meno comune
od opzionale 
*** Funzionalità di valore per la fascia

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