Il ruolo di MPLS secondo Extreme Networks

La tecnologia MPLS (Multiprotocol Label Switching) è entrata a far parte del portafoglio di offerta dei principali vendor di apparati di rete per service provider. Per ora le implementazioni sono ancora poche, ma tutti sono concordi nel ritenere che MP …

La tecnologia MPLS (Multiprotocol Label Switching) è entrata a far parte del portafoglio di offerta dei principali vendor di apparati di rete per service provider. Per ora le implementazioni sono ancora poche, ma tutti sono concordi nel ritenere che MPLS occuperà un ruolo sempre più importante. La pensa così anche la californiana Extreme Networks: “Sono convinto che avrà un rapido sviluppo in ambito metropolitano – dice Roberto Pozzi, country manager per il Sud Europa della società – perché i carrier dovranno sviluppare nuovi servizi, che ancora non ci sono. Per Extreme MPLS costituisce un’ulteriore spinta verso l’adozione generalizzata di Ethernet e aiuterà la transizione delle tecnologie legacy, come ATM, SONET/SDH e Frame Relay”. In altre parole, MPLS darà un aiuto a uniformare le due direzioni in cui stanno evolvendo le reti: da una parte Ethernet e dall’altra le tecnologie legacy.

Il manager sottolinea che si tratta di una soluzione adatta al core della rete, perché è qui che sono richiesti prestazioni e qualità del servizio ai massimi livelli. Non è, invece adatta nella periferia, poiché non è scalabile: il numero di configurazioni necessarie, infatti, è pari al quadrato del numero dei nodi, il che rende complessa l’implementazione. In questo ambito, Extreme dichiara di offrire livelli di servizio e affidabilità equivalenti o superiori a MPLS.

Relativamente alle MAN (Metropolitan Area Networks), tre sono le aree di utilizzo messe in evidenza da Pozzi: l’Internet access, le VPN punto-punto di livello 2 (con il Martini Draft) e le VPN multipunto, sempre di livello 2 (con il Traffic Engineering).

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