Il momento di exprivia

La società è il prodotto della fusione di Aisoftw@re con Abaco. Una realtà da 650 persone dedite a servizi e innovazione tecnologica.

Dopo l’annuncio, nell’autunno scorso della fusione tra Aisoft@re e Abaco, viene oggi svelato che la nuova realtà si chiamerà exprivia. Come ha spiegato l’amministratore delegato, Domenico Favuzzi, il nuovo brand (con la “v” molto accentuata che termina nel pallino della “i” seguente), vuol sottolineare il “balzo in avanti” che la nuova nata si propone di fare nei prossimi tre anni.


Infatti, molto ambiziose sono le previsioni di crescita del management, che da un fatturato di 48,627 milioni realizzato nel 2005 (pari a una crescita di circa il 5%) con 650 risorse (di cui 580 sono tecnici) si propone di arrivare a 100 nel 2008 e a un Ebitda di 17 milioni, in quanto questo valore dovrebbe dare alla società una sufficiente massa critica per avere anche più visibilità sui mercati esteri, dove peraltro è già in parte presente con proprie soluzioni.


Il balzo, secondo Favuzzi, dovrebbe avvenire sia attraverso una crescita interna di circa l’8% l’anno, sia attraverso mirate acquisizioni di società che possono essere ricercate in due direzioni: tra le software house che hanno prodotti di nicchia specializzati, soprattutto in ambito finanziario e sanità, e tra i system integrator di medie dimensioni, con offerte che siano complementari a quelle di exprivia.


E veniamo ora ad analizzare come è organizzata la nuova struttura. Quattro sono le business line che raccolgo il meglio delle due realtà che la compongono: Bfa (banche, finanza e assicurazioni), Itm (industria, telco e media), Ptu (Pa, trasporti e utilities) e Sm (Sanità e medicale). Trasversalmente saranno supportate da quattro service & solution line: Industry solutions (banking, Km, vocal recognition); Extended Erp & Business intelligence, dove sono dedicate 250 risorse; Sviluppo software & enterprise application integration, definita da Favuzzi “l’attività core”, e infine Infrastructure management service (site engineering).


A supporto dell’attività produttiva, exprivia può contare su un laboratorio di ricerca e sviluppo, dislocato presso la sede legale di Molfetta (Bari) e un centro di servizi remoto e di outsourcing.


L’obiettivo di exprivia (che ha sedi operative anche a Milano, Trento, Bologna, Vicenza e Roma) ribadito dall’amministratore delegato, è quello di proporsi al mercato come un player in gardo di far leva sull’innovazione e la velocità dell’intervento, con una serie di soluzioni, servizi e facility, che attingono dal consolidato know how di Aisoft@re e Abaco. In particolare la strategia produttiva si focalizzerà su soluzioni (sviluppate con i clienti sulle piattaforme più avanzate), su consulenza, integrazione di sistemi e managed service, in particolare su servizi flessibili, per la gestione e manutenzione, anche evolutiva di sistemi applicativi, realizzati sia on site che in remoto.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome