Il manufacturing italiano sa far ancora leva sull’Erp

Enza Fumarola di Infor testimonia una spinta a competere agendo sul continuum tecnologico.

Enza Fumarola di Infor ha fato il punto dell’andamento della società in Italia a due terzi dell’anno fiscale ed è positivo.
Nostante la complessità della situazione economica complessiva e nonostante gli obiettivi ambiziosi posti dalla corporate di crescere a due cifre, Infor in Italia sta centrando il bersaglio. Anzi, fa di più.

Dopo i primi 9 mesi la società ha superato dell’11% l’obbiettivo di budget.
Cifra che per i soli Erp passa a +24%.

Se ne trae che i sistemi gestionali per il settore manifatturiero discreto, terreno d’elezione di Infor, sono dominanti.
I fondamentali qualitativi di questa crescita numerica sono individuati da Fumarola in nuovo business e in una crescita intrinseca degli utenti, che avviene o per acquisizioni o per migrazioni infrastrutturali.

Chi rimane nel mercato non sopravvive, ma cresce
«Mi sento di dire – ha affermato – che le aziende che hanno deciso di rimanere sul mercato non lo fanno con la logica della sopravvivenza, ma stanno investendo sulla differenziazione.
Il che premia la nostra scelta qualificante dell’investimento nel mercato verticale e nel potenziamento delle arre tecnologiche a supporto, in modo che non ci si soffermi solamente sull’aspetto funzionale ma si possa rispondere anche a logiche economiche di supporto al business. È la combinazione dei due temi che serve al mercato adesso
».

Un mercato, quello del manifatturiero italiano, che dimostra quindi di saper guardare avanti.
Almeno lo fa chi decide di rimanere attore attivo.

Esistono nella realtà anche casi di chiusure aziendali.
Infor ne ha dovuti affrontare un paio lo scorso anno e uno, quest’anno, di forte ridimensionamento.

Ma non sorprendono: «sono casi di morte annunciata – dice Fumarola – che danno ampi cenni di come sarà il phase out e consentono di orchestrare le contromisure».

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