Il leone Ballmer torna a ruggire

Gli annunci di Microsoft della scorsa settimana sembrano aver avuto un pirmo immediato effetto: ridare smalto alla figura di Steve ballmer, nei mesi scorsi accusato di troppo trascurare il mobile.

Dopo una settimana di annunci, tra Surface lunedì scorso e Windows Phone 8 giovedì, ora che le bocce sono ferme gli analisti cominciano a fare i conti con le implicazioni che le anticipazioni dei giorni scorsi hanno sull’azienda nel suo complesso.

In particolare, alcune riflessioni piuttosto interessanti stanno uscendo in queste ore rispetto al suolo di Steve Ballmer.

Nei mesi scorsi, più volte si è parlato di una possibile sostituzione del Ceo, dal 2000 nel ruolo e dal 1980 in Microsoft, al quale analisti e investitori hanno più volte rimproverato i ritardi accumulati nell’abbracciare la causa mobile.
Per gli azionisti, in particolare, la scarsa convinzione con la quale Microsoft stava indirizzando le nuove tecnologie mobili, imputabile in primis a una altrettanto scarsa convinzione dell’uomo-guida dell’azienda, rischiava di avere effetti pesanti sul titolo in Borsa, con pesanti contraccolpi sull’intero business.
Per questo motivo, sarebbe stata auspicabile una sostituzione ai vertici per garantire a Microsoft nuove chance per competere soprattutto con Apple e Google.

Per Steve Ballmer, sarebbe arrivato dunque il momento del riscatto, o, per lo meno, il momento di dimostrare che i suoi detrattori avevano torto a togliergli fiducia.
La fiducia, in realtà, glie l’hanno data già da tempo le società di analisi, come Idc, che da tempo accreditano Windows Phone crescite ben superiori alla media, con un tasso di incremento media annuo del 46,2% fino al 2016, anno in cui supererà iOs, posizionandosi secondo tra i sistemi operativi mobile, alle spalle di Android.

All’interno di Microsoft, suggeriscono gli insider, gli annunci della prossima settimana hanno dato prova di un Ballmer coraggioso, capace di assumersi il rischio di scontarsi con i suoi partner storici pur di imprimere la direzione e il ritmo giusto al cambiamento.

All’esterno, per lo meno le prime reazioni della Borsa sono state positive, tanto che il titolo ha chiuso giovedì a 30,14, vale a dire non così lontano dal massimo registrato nei dodici mesi: 32,95 dollari.

Il resto, soprattutto per quanto riguarda la tenuta di Ballmer, lo dirà solo il tempo.

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