Il desktop che verrà

Secondo giorno dell’IDF: Centrino migra sui desktop da scrivania e sugli ultracompatti. I prototipi presentati da Intel

Il secondo giorno di IDF è stata l’occasione per vedere gli sviluppi
delle piattaforme mobile e desktop per i prossimi anni.

Sono stati presentati dei concept PC, prototipi usciti dai
laboratori, che integrano la piattaforma Centrino di terza generazione (Napa)
nei desktop, con soluzioni o ultra sottili o super compatte, spingendosi oltre
le già ridotte dimensioni del Mac mini lanciato da Apple qualche mese
fa.

Dopo i primi passi mossi in questa direzione da due produttori di schede madri
come Aopen e DFI, i progetti di Intel danno ufficialità all’attesa convergenza.

Con i prototipi pronti la parola passa ai produttori che dovranno essere in
grado di modificare e mettere in produzione le macchine che arriveranno sul
mercato.

Uno dei punti chiave su cui lavorare sarà l’abbassamento degli alti
costi della piattaforma Centrino a livelli di una desktop. Ma torniamo a parlare
della piattaforma Napa.

Centrino di terza generazione, anche per il multimedia
Napa e’ il nome in codice della terza versione di Centrino, attesa sul
mercato per l’inizio del 2006
.

Rispetto all’attuale Sonoma si avrà un cambiamento
in tutti e i tre componenti chiave.

La Cpu Dothan sarà sostituita da Yonah,
che sarà dual core e a 65 nm, il chipset 915 sarà
sostituito da Calistoga con grafica integrata e il modulo WiFi
sarà Golan, che occupera’ circa un terzo di spazio rispetto
al modulo attuale.

Le dimensioni di Napa saranno quasi del 30% ridotte rispetto alla prima
generazione di Centrino
, Carmel.

Il tutto va a vantaggio del form factor dei notebook, senza considerare che
l’introduzione della CPU Yonah, oltre che a migliorare il consumo energetico
grazie alla possibilita’ di “spegnere” automaticamente parti della
CPU, grazie ai due core e all’introduzione delle istruzioni SSE3 permetterà
di effettuare operazioni complesse multimediali in multitasking, attualmente
non consentite con il processore Dothan.

La mobilita’ per Intel passa anche attraverso i palmari e gli smartphone,
per non parlare delle automobili e mountan bike, con l’obiettivo dell’integrazione
di tecnologie wireless meglio se a banda larga e standardizzate.

WiMax come standard di interconnessione mondiale
Se WiFi, nelle sue declinazioni, è oramai standard, l’attenzione si sposta
sull’atteso WiMax che a poco a poco inizia a muovere i primi passi con una maggiore
estensione della copertura delle aree e un nutrito numero di società
che entrano a far parte del consorzio.

Far diventare uno standard il WiMax e’ l’obiettivo dichiarato di Intel, che
scende nel campo dei cellulari o meglio degli smartphone in cui dominano a livello
mondiale troppe tecnologie di connessione diverse tra di loro.

Con tutti questi elementi in grado di comunicare il punto fondamentale sara’
la possibilita’ di interconnessione, che dovra’ avvenire nel modo piu’ semplice
possibile: Intel “one button clic”, un palmare e un PC dovranno
essere in grado di scambiarsi dati utilizzando uno standard disponibile e un
solo clic di un tasto.

Dopo aver spaziato per l’etere con le connessioni wireless, apriamo la porta
di casa per entrare nella digital home di Intel.

Nella casa digitale Intel lavora per garantire
il rispetto del copyright

Qui le novita’, oltre a Napa su desktop, sono le CPU dual core Smithfield,
Pentium D e Pentium Extreme Edition nella piattaforma denominata
Anchor Creek (i945) che permettera’ un avanzamento nelle prestazioni
grafiche con il chip GMA850.

Intel sta lavorando attivamente nel consorzio DNLA, Digital Living
Working Group
, ed e’ in prima linea nello sviluppo dello standard DTCP-IP,
che permettera’ in un futuro lo scambio di contenuti protetti da copyright attraverso
le Reti, musica per le orecchie delle major cinematografiche, che spendendo
meno tempo in azioni legali contro il P2P, possono accostarsi all’opportunita’
di business garantita dal video on demand.

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