Il Crm per le relazioni con i cittadini

Lo prepara e lo reinterpreta il Var Brain Force

«Le autonomie locali – afferma Stefania Donnabella, director di Brain Force – hanno la necessità di dotarsi degli strumenti tecnologici che permettano loro di adeguarsi alle innovazioni introdotte negli ultimi anni da provvedimenti legislativi e da direttive ministeriali in materia, per esempio, di firma digitale, archiviazione digitale e gestione dei documenti, automazione della gestione dei rapporti con i cittadini per migliorare la comunicazione, la trasparenza e l’accesso ai servizi».
Partendo dall’esperienza maturata nella realizzazione di soluzioni di customer relationship management per le esigenze di importanti realtà locali, come per esempio, il Comune di Brescia, Brain Force ha deciso di concentrarsi su soluzioni di Citizen relationship management, un sistema di gestione interattiva dei rapporti con i cittadini. Il tutto in rispetto delle regole di un mercato, quello delle Amministrazioni locali, caratterizzato da attenzione e sensibilità per le soluzioni tecnologiche “aperte” e da direttive disposte da Consip che impongono agli Enti di adeguarsi agli standard qualitativi e di condividere esperienze e soluzioni con altre Amministrazioni – «Per questi fattori e per le caratteristiche generali di questa realtà, è evidente che l’approccio al mercato e il modo in cui si impostano e si svolgono i rapporti commerciali sono diversi, diciamo abbastanza complessi e meno liberi» continua Donnabella.

Brain Force stessa opera attraverso la partecipazione a bandi, anche se non mancano i casi di contatto diretto con i responsabili dei progetti.
L’interlocutore di riferimento è in genere una figura con responsabilità a livello politico, ma la scelta della tecnologia deve, poi, essere concordata con i responsabili tecnici per risolvere le problematiche di integrazione con le piattaforme e gli standard utilizzati. Un mercato con grandi potenzialità, anche se non mancano gli ostacoli che ne frenano lo sviluppo.
«I tagli agli investimenti che colpiscono il rinnovamento tecnologico e ci costringono a fare i conti con budget limitati nonostante l’interesse per le soluzioni proposte – continua Donnabella -, il ritardo di molte amministrazioni locali nel dotarsi di piattaforme tecnologiche evolute, per cui l’adozione di soluzioni innovative è frenata dalla mancanza delle necessarie architetture e infrastrutture aggiornate».

Donnabella consiglia ai dealer It che volessero affrontare questo settore di studiare a fondo le esigenze peculiari degli Enti locali e tenere conto delle specificità di un mondo così diverso da quello privato.
Non bisogna, inoltre, trascurare la complessità del processo decisionale nel quale intervengono fattori disparati e che è quasi sempre piuttosto lungo e laborioso. Per meglio affrontare queste difficoltà, Brain Force ha pensato e sviluppato un approccio che potrà essere d’esempio per altre aziende: «Consideriamo con molto interesse la collaborazione con altri operatori che siano radicati nelle diverse realtà locali e possano garantirci il valore aggiunto di relazioni consolidate – conclude Donnabella -. Pensiamo a partnership, basate sulla combinazione delle rispettive competenze e specializzazioni, con aziende a cui fornire le nostre soluzioni, eventualmente per integrarle con altre applicazioni che siano complementari». Un approccio all’insegna della collaborazione e della condivisione delle informazioni tra operatori It destinato a far scuola nel mercato pubblico.

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