Il brand in pole position

I marchi dell’Automotive sono ideali per dare visibilità ai prodotti It. Breve giro di pista degli accordi più importanti già sulla scena, o che stanno per arrivare

Febbraio 2006, I rapporti tra i vendor It e il settore dell’Automotive non si risolvono
con semplici partnership di fornitura. O meglio, i vendor di informatica
tendono a estendere queste partnership verso iniziative di comarketing
che, sfruttando la popolarità dei brand delle case automobilistiche,
possano far crescere anche la loro. I casi più eclatanti riguardano
Acer, Amd, Ca, Hp
e anche Vodafone con alcune case di Formula 1. Nel settore
automobilistico tradizionale, invece, gioco facile hanno i produttori
di impianti audio/video, lettori Mp3 (come Apple) e sistemi
di navigazione satellitare. In tutti i casi, però, l’oggetto che
“trasporta” il marchio It è l’automobile, raramente succede il
contrario.

Ma qualche eccezione c’è.
Il caso più eclatante riguarda la partnership tra Acer e Ferrari.
Iniziata qualche anno fa con la produzione di un particolare notebook,
oggi si è estesa ai monitor Lcd. L’iniziativa dei portatili,
partita un po’ in sordina, è stata confermata, fino a far
diventare Acer l’unico Official Supplier di Ferrari per il settore
It. Inoltre, secondo indiscrezioni, l’accordo potrebbe estendersi
ai palmari targati Acer. Nel box in basso i pareri di due rivenditori
a riguardo.

Anche Intel in prima fila
A ottobre dello scorso anno, Paul Otellini, Ceo di
Intel
, è letteralmente atterrato, visto che si è
presentato in elicottero, presso la sede di Lamborghini a Sant’Agata Bolognese
(Bo), e ha presentato di persona il progetto studiato insieme alla storica
casa di auto sportive, che riguarda un portatile dotato di tecnologia
Centrino dual core in cui, presumibilmente, capeggerà il toro su
sfondo giallo di Lamborghini. Il condizionale è d’obbligo perché
del portatile non si sa praticamente ancora niente. A parte il fatto che
è stata Asus ad aggiudicarsi il brand. A proposito
dovrebbero essere disponibili due versioni con i colori sociali Lamborghini,
ma non si sa come verranno commercializzate, a che prezzo e quando.

L’iniziativa si differenzia da quella di Acer perché è stata
incentivata da chi costruisce i chip e le architetture e, solo in un secondo
momento, ha coinvolto il produttore di hardware. Per Dario Bucci,
amministratore delegato di Intel Italia: «Si tratta di un modo
efficace per diffondere il concetto di “infotainment” mobile e le tecnologie
che lo concretizzano. Lamborghini, inoltre, rappresenta un brand sinonimo
di innovazione italiana riconosciuto in tutto il mondo»
. Lo
stesso che non manca di cogliere l’occasione per rilanciarsi. «È
anche grazie al merchandising e a iniziative come questa
– afferma
Stephan Winkelmann, Ceo e presidente della casa automobilistica
che continuiamo a crescere (in 4 anni sono passati da 300 a
1.600 macchine all’anno – ndr) e che contiamo di guadagnare
ulteriore visibilità in Paesi come l’Italia»
.

La partnership con Intel ha portato anche allo sviluppo di un ulteriore
progetto che ha dotato i dipendenti di Lamborghini di strumenti portatili
per il controllo dei macchinari in catena di montaggio. Ma Intel non si
è fermata. È di fine dicembre la notizia della partnership
tecnologica stretta anche con Bmw. Quest’ultima ha dato il mandato a Intel
di standardizzare la struttura dei suoi data center e dei 3mila rivenditori.
Inoltre, Bmw intende utilizzare portatili basati su piattaforma Intel
Centrino e Pda sempre basati su tecnologia Intel. Le due aziende contano,
infine, di lavorare anche sull’integrazione di telefoni cellulari e lettori
Mp3 nelle automobili Bmw.

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