ICT, nel 2008 sfumati 100.000 posti di lavoro

Lancia l’allarme Alberto Tripi, presidente di Confindustria Servizi innovativi. E permane il clima di sfiducia fra le imprese del settore.

Dopo l’allarme lanciato da Giancarlo Capitani di NetConsulting sui 35.000 posti di lavoro che andranno perduti nel 2009 nel mondo Ict, Alberto Tripi, presidente di Confindustria Servizi innovativi rincara la dose e annuncia che nel secondo e terzo trimestre 2008 i posti di lavoro sfumati sono stati oltre 100.000.

E il trend negativo in questo settore che dove opera un milione di imprese con 2,5 milioni di addetti e un impatto sul Pil del 13% è destinato ad accentuarsi.


Un segnale negativo è l’indicatore del clima di fiducia delle imprese dei Servizi che nell’ultimo trimestre dell’anno è sceso a -16 (il dato peggiore dal 2003).


“In questa situazione di criticità – ha commentato Tripi – appare indispensabile un forte impegno del Governo per riposizionare l’innovazione tecnologica e le infrastrutture immateriali al centro della politica industriale. In questi giorni Confindustria ha presentato al Governo un pacchetto di misure che, oltre a difendere gli stanziamenti già programmati per la banda larga e per i Progetti e-Government e “Industria 2015”, possono contribuire alla difesa dell’occupazione e al rilancio dell’economia”.

In questa direzione è apprezzabile l’annuncio odierno del Ministro Scajola, relativo all’intesa tra Governo e Regioni per sbloccare al più presto i 18 miliardi di investimenti destinati a programmi strategici nazionali.
“Negli ultimi cinque anni – ha commentato Tripi – il settore ha creato oltre 500mila posti di lavoro e ogni miliardo investito può generare occupazione per 60mila addetti.
Le imprese di Confindustria chiedono investimenti e nuove regole capaci di garantire produttività, efficienza e trasparenza”
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