Ibm serve un Db2 saporito

Attesa a breve la presentazione della versione 7 del database prodotto daBig Blue. L’accesso ai dati eterogenei e una piu ampia piattaforma analitica sono i primi frutti del cosiddetto progetto Garlic (aglio, in italiano).

Nella prossima versione 7 di Db2 Universal Database, si ritroveranno i
primi frutti del progetto che Ibm ha battezzato Garlic (aglio, in italiano)
e che si concentra, in particolare, sulla possibilità di accesso a dati di
differenti fonti (immagini, testi, pagine Html, video e altro). Il
risultato sarà la creazione di una serie di middleware object oriented, ch
e
si integreranno in un aggiornamento il cui rilascio è atteso per la metà
di
quest’anno. Gli strumenti middleware potranno trattare dati che strutturati
che non, di differente provenienza e natura, consentendo agli utenti di
evidenziare informazioni ritenute rilevanti e fare connessioni fra loro. A
questa possibilità è possibile arrivare eseguendo una sola interrogazion
e
integrata per navigare fra i differenti dati. Saranno presentate diverse
finestre per visualizzare i dati. A ciò si accompagna un lavoro più
approfondito di analisi, attraverso Visula Warehouse, che potrà essere
esteso anche a informazioni provenienti da altri database, come quelli di
Oracle o Sybase.
Il primo prodotto Garlic a essere integrato nel database sarà Data Joiner,
attualmente già venduto come strumento separato. Data Joiner consente agli
utenti di visualizzare dati relazionali e non di provenienza Ibm o di terze
parti, accedendovi con singola query.
Tra le altre nuove funzionalità previste in Db2 7, troviamo il supporto de
i
64 bit sia a livello di codice che di motore, l’Xml nativo, il supporto dei
dati Java e di quelli spaziali, la possibilità di generare colonne, così
come di ricaricare dati o riavviare il database da qualunque punto. Il
prodotto vedrà anche l’integrazione dell’application server Websphere, del
motore analitico Olap di Essbase e del middleware di messaging Mq
Everywhere. Le possibilità di offerta comprenderanno uno starter kit Olap
(con licenza Db2 per cinque utenti), Olap Server e il citato Visual
Warehouse in un unico package, così come Content Manager, che il
costruttore proporrà sia come prodotto che come marchio focalizzato nelle
possibilità di costruzione a partire dalla cattura, gestione e
distribuzione di contenuti on line. Più avanti è previsto l’arrivo di un
pacchetto di Web content management, per Isp, basato su Db2.
é già possibile anticipare qualche caratteristica delle future generazio
ni
di Db2, che insisteranno soprattutto sull’alta disponibilità e sulle
funzioni di autogestione. La tecnologia di data mining, inoltre, sarà
integrata con le funzionalità Olap a livello di motore e saranno rese
disponibili nuove opzioni di partizionamento, come linee di prodotto,
uffici locali o multidimensioni, per grandi data warehouse.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome