Ibm prova a rilanciare la divisione pc

Mancano circa due settimane al rilancio del Personal Systems Group di Ibm, una manovra che punta a invertire una linea di tendenza piuttosto negativa per l’azienda che dopotutto è stata la vera mamma del pc. Big Blue sta infatti per presentare u …

Mancano circa due settimane al rilancio del Personal Systems Group di Ibm,
una manovra che punta a invertire una linea di tendenza piuttosto negativa
per l’azienda che dopotutto è stata la vera mamma del pc. Big Blue sta
infatti per presentare un’anteprima della nuova serie di sistemi desktop
aziendali – serie che comprenderà alcune "appliances", macchine
funzionalmente ridotte all’osso- e di personal computer caratterizzati da
un design e un ingombro innovativi. Si attendono novità anche a livello di
politica di marchio, con la rinuncia al nome "Pc 300" e la possibile
integrazione dei costi dell’hardware attraverso l’offerta di abbonamenti a
servizi di accesso a Internet. La ristrutturazione è un atto dovuto, dicon
o
gli osservatori, dopo che nell’ultimo periodo Ibm ha ingoiato due brutti
rospi: l’annuncio di una perdita di 557 milioni di dollari fatta registrare
dal Psg nel 1999 (246 solo nell’ultimo trimestre) e il calo di vendite
unitarie censito, su scala interna e mondiale, da due analisti autorevoli
come Idc e Dataquest. Gli unici sintomi confortanti sono il buon andamento
della famiglia dei server NetFinity e una perdita che, seppur consistente,
è nettamente inferiore ai 992 milioni di dollari del bilancio negativo ’98
.
Ibm cercherà di raddrizzare la rotta consegnando, la prossima primavera,
dei modelli di pc di forma e dimensioni molto diverse dal solito, nonché d
i
alcuni terminali specializzati nell’accesso alla rete. Anche i concorrenti
di Ibm si stanno muovendo su questo terreno, proponendo alle aziende
sistemi compatibili studiati per contenere i costi e la quantità di
funzioni. Compaq, Dell e Gateway hanno per esempio annunciato pc
"rivisitati", chiamati rispettivamente iPaq, WebPc e Profile. Chi ha avuto
modo di vedere i prototipi degli Eon – questo il nome della soluzione Ibm –
afferma che l’aspetto delle nuove macchine è ancora più futuribile e
attraente.
Altre misure correttive potrebbero venire dalla scelta di delegare in
outsourcing la costruzione di certe macchine, come gli Aptiva e i portatili
ThinkPad. Ma anche per Ibm uno dei principali fattori di criticità è il
sistema di distribuzione, ancora basato su tradizionali modelli indiretti.

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