Ibm pianifica i server Unix

Big Blue con la famiglia di processori Power5 vuole contrastare la concorrenza offrendo un portafoglio eterogeneo di sistemi a 64 bit

7 febbraio 2003 Un nuovo processore per mantenersi competitivi nel segmento dei midrange e low end. È questa in sintesi la strategia Ibm per il futuro della propria linea di server Unix. Oggi questi prodotti utilizzano la serie di processori Power4, ma Big Blue vuole nel 2004 rinnovare tutta la linea con il nuovo Power5. Con quest’annuncio Big Blue vuole ribadire la sua intenzione di non cedere mercato alle macchine Sun o ai concorrenti che adotteranno il nuovo Intel Itanium. Il Power4 è nato per mettere pressioni ai concorrenti diretti fin dalla fine del 2001 e aprire la strada all’arrivo del nuovo processore.
Diversamente da Hp, Ibm non crede che Itanium sia l’unica via percorribile per il mondo a 64 bit, ma intende mettere sul mercato più sistemi a 64 bit per permettere una scelta più ampia ai propri clienti: Power o Itanium, pSeries o xSeries. Ibm, inoltre, intende adottare Opteron, il nuovo processore a 64 bit di Amd, e inserirlo all’interno della famiglia pSeries.
Naturalmente Linux è presente nell’offerta di sistemi operativi di Big Blue ed è utilizzato come collante tra le diverse famiglie di prodotti. Può infatti girare in modo trasversale su macchine di differenti dimensioni e diversi utilizzi, sia come sistema operativo principale sia come componente di un set di diversi sistemi. Troverà un suo specifico utilizzo nelle soluzioni clustering, infatti, i clienti Ibm potranno connettere tra loro server blade basati su Power5 e modelli che adottano Intel Xeon.

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