Ibm e Intel mettono a nudo i blade

Rese note parte delle specifiche BladeCenter. Gli sviluppatori hardware potranno utilizzarle, gratis, per realizzare switch, adattatori e appliance.

3 settembre 2004

Ibm e Intel hanno deciso levare i veli ad alcune specifiche tecniche della piattaforma server BladeCenter, sviluppate congiuntamente, rendendole accessibili gratuitamente ai costruttori, che in questo modo avranno la possibilità di personalizzare i prodotti realizzando non solo add-on ma anche sistemi veri e propri. Gli interessati dovranno semplicemente sottoscrivere un contratto di licenza royalty free (con Ibm o con Intel) e scaricare dal Web le specifiche del caso.


Evidentemente le due società intendono accelerare la diffusione dei server blade, creando le condizioni per la disponibilità sul mercato di molte nuove soluzioni e offrendo ai produttori, prima che lo faccia qualcun altro, un’opportunità quasi irrinunciabile. Il cuore dell’architettura tecnologica, va rimarcato, resta saldamente in mano ai due costruttori.


Anche gli analisti, peraltro, prevedono tempi d’oro per la piattaforma: Idc stima per esempio che entro il 2007 i prodotti blade rappresenteranno il 25% del mercato dei server. Attualmente Ibm detiene quasi il 44% di market share.


La parte resa nota dell’architettura riguarda tre aree: gli switch ad alta velocità (tra cui Fiber Channel e InfiniBand); gli adattatori per le schede e, infine, la creazione di server blade con funzioni particolari.


L’ultimo elemento è rilevante perché permetterà ai progettisti hardware di realizzare appliance di taglio enterprise con funzionalità specifiche. Per esempio, si potranno produrre firewall, sistemi di intrusion detection o macchine destinate alle transazioni Xml.


Sia Ibm che Intel forniranno, questa volta a pagamento, il necessario supporto tecnico ai produttori.

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