Ibm chiude bene, nonostante il timore del fiscal cliff

Un quarto trimestre positivo per la società, che presenta risultati al di sopra delle aspettative in tutte le aree di business. Buone le previsioni per il 2013.

Un solido quarto trimestre non solo ha consentito a Ibm di chiudere l’esercizio 2012 all’insegna dell’ottimismo, ma, soprattutto, ha trasferito il sentiment di positività anche sul 2013 che si è appena aperto.

Nonostante i timori che hanno accompagnato la fine d’anno negli Stati Uniti, con il fiscal cliff a far da spauracchio, la società ha chiuso il quarto trimestre con un fatturato in calo dell’1% a 29,3 miliardi di dollari, calo dovuto alla cessione di alcuni asset, ma utili in crescita del 10% a 6,1 miliardi di dollari, vale a dire da 4,71 a 5,39 dollari per azione. Entrambi i valori, utili e fatturato, risultano superiori alle previsioni espresse dagli analisti di Wall Street.
Per quanto riguarda gli indicatori più significativi che hanno contribuito al risultato, va detto che non solo la società ha registrato buone performance in Brasile, India, Russia e Cina, non solo che il contributo del software è cresciuto del 3 per cento rispetto al pari periodo dell’anno precedente, ma soprattutto che la spesa da parte delle imprese è stata meno debole di quanto non si temesse.

Complessivamente, è il dato di sintesi degli analisti, tutti i segmenti sui quali l’azienda opera hanno registrato performance superiori alle aspettative, e questo dato si è tradotto in una reazione positiva sul titolo in Borsa.

Per quanto riguarda l’intero esercizio fiscale, Ibm conta di chiudere con utili pari a 16,70 dollari per azione, al di sopra delle aspettative degli analisti, attestate a 16,57 dollari.

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