Ibm cerca la svolta nel delicato segmento dei server per Internet

Nel 1998 aveva perso quasi un miliardo di dollari. Nel primo trimestre del ’99 altri 311 milioni. Erano tempi duri per il Personal Systems Group di Ibm, penalizzato dal declino nelle vendite dei desktop pc e dal deludente andamento dei server, che avev …

Nel 1998 aveva perso quasi un miliardo di dollari. Nel primo trimestre del
’99 altri 311 milioni. Erano tempi duri per il Personal Systems Group di
Ibm, penalizzato dal declino nelle vendite dei desktop pc e dal deludente
andamento dei server, che avevano fatto precipitare al quarto posto,
secondo Idc, la quota di mercato negli Usa. Ma oggi proprio dal fronte
server vengono segnali di riscossa, che gli osservatori considerano come
una diretta conseguenza della fusione – avvenuta proprio nel 1998 – del
team di sviluppo dei sistemi NetFinity nell’ambito dello stesso gruppo di
progettisti concentrati su tutte le macchine enterprise, As/400 e Rs/6000
compresi. Questo, e la decisione di concentrare i suoi sforzi Internet
sulla piattaforma Linux.
Al momento il business dei server appare come uno dei più promettenti
nell’insieme delle attività hardware di Big Blue, antica dominatrice del
mercato del "ferro". E l’azienda ora spera di rendere ancora più luminose
le prospettive con l’annuncio, per la primavera prossima, di una nuova
serie di Web server da montare su rack, nel filone delle cosiddette "server
appliances", macchine che applicano la stessa filosofia del plug and play a
sistemi che un tempo necessitavano delle faticose cure dei system
administrator. In questa logica, Ibm sta attivando una serie di partnership
con società come Novell, allo scopo di sviluppare configurazioni che
montano un corredo di funzionalità preimpostate, pronte per essere
utilizzate da Isp e clienti interessati all’e-business. Il progetto di
integrazione delle forze di sviluppo hardware, il cosiddetto "X
architecture" ha già fruttato tecnologie come gli adattatori Escon
(enterprise systems connection) per l’accesso alle risorse mainframe di
legacy e Parallel Sysplex, un sistema di clustering rivolto proprio ai
server NetFinity basati su Windows Nt.
In pratica la strategia scelta da Ibm consiste nel far confluire su
piattaforme essenzialmente x86 le prerogative disponibili su sistemi più
evoluti, ivi compresi i grandi sistemi 390. Ma non saranno tutte rose e
fiori: l’idea delle server appliances non è certo un’esclusiva di Big Blue
e molti, Compaq in testa, si preparano a una forte aggressività nella
fascia enterprise. Big Blue, dicono alcuni, dovrebbe far maggiormente leva
sulle sinergie tra hardware e i prodotti di divisioni software come Tivoli.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome