Ibm aggiunge Linux alla propria linea di server high-end

L’annuncio del modello p630 sancisce il debutto del sistema operativo open source come prima scelta su macchine ad architettura Power.

5 dicembre 2002 Il sistema operativo Linux ha fatto un altro passo verso la maturità, da quando ieri Ibm ha annunciato il suo ultimo server, il p630. Si tratta della prima volta in cui Ibm vende Linux su un server basato su processori Power, accanto alle macchine già funzionanti sulla propria versione di Unix, Aix. La nuova macchina funziona con Linux sui processori Power4 Risc, di Ibm. Linux sta diventando la scelta più popolare per gli utenti che vogliono far funzionare i propri Web server o gli e-mail server sull’hardware basato sui processori Intel. Ibm, comunque, sta cercando di spingere Linux attraverso la gestione del software di business high-end, per mettersi alla pari con i chip Power4, già presenti all’interno dei costosi server da milioni di dollari. La casa di Armonk ha già fatto diversi passi in questa direzione per rendere possibile il funzionamento di Linux, in partizioni, su Aix nei propri server Risc. La versione Linux del p630 costerà 15.477 dollari con un processore Power4 a 1 GHz, due disk drive da 36 Gbyte e due 2 Gbyte di memoria.

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