Ibm aggiorna l’offerta Shark

Per incrementare le vendite mainframe e meglio competere con le proposte storage di Emc, Ibm ha annunciato la nuova versione del proprio Enterprise Storage Server. Il server di Big Blue, con il nome in codice Shark, offre la sicurezza dell’ambiente mai …

Per incrementare le vendite mainframe e meglio competere con le
proposte storage di Emc, Ibm ha annunciato la nuova versione del
proprio Enterprise Storage Server. Il server di Big Blue, con il nome
in codice Shark, offre la sicurezza dell’ambiente mainframe ad
ambienti eterogenei di computing. Tra le nuove caratteristiche, Shark
offre un migliore sistema disaster recovery, supporto Fibre Channel
nativo e FlashCopy per sistemi aperti. Come parte del nuovo disaster
recovery, Ibm offre la tecnologia Peer-to-Peer Remote Copy (Pprc),
che aiuta gli utenti a sincronizzare l’update tra copie originarie e
copie archiviate su server remoto. La copia di archivio può, inoltre,
memorizzare dati che per qualche motivo non sono stati registrati sul
file originario, il tutto senza perdere transazioni. La tecnologia
Pprc, usata da Ibm, copre 60 miglia. Rappresenta una novità anche il
supporto Fibre Channel nativo, incluso per sistemi non Ibm. Sun, Hp e
Novell Netware possono in questo modo lavorare con Enterprise Storage
Server. Shark funziona già con Windows Nt e tutta la linea eServer di
Ibm. La tecnologia FlashCopy, infine, permette a un utente di
duplicare i dati senza fermare le applicazioni per un lungo periodo
di tempo. Ibm afferma, infatti, che la tecnologia FlashCopy, in grado
di battere la rivale TimeFinder di Emc, richiede tempi inferiori per
l’archiviazione on line di un database, senza doverlo bloccare.

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