A seguito dell’intesa che ha portato alla fusione delle rispettive attivit à nei pc (si confronti la x-link notizia specifica; 000; A; 17-06-1999 x-fine-link ), Siemens e Fujitsu hanno dettagliato la strategia di business, che dovrebbe prendere …
A seguito dell’intesa che ha portato alla fusione delle rispettive attivit
à
nei pc (si confronti la
x-link
notizia specifica; 000; A; 17-06-1999
x-fine-link
), Siemens e Fujitsu hanno dettagliato la strategia di business, che
dovrebbe prendere corpo a partire dal prossimo 1 ottobre. La nuova società
avrà sede in Olanda e sarà guidata da due presidenti, ovvero Winfried
Hoffman, attualmente alla testa di Fujitsu Computers Europe, e Robert Hoog,
che ha diretto Siemens Computer Systems Division. Il primo sarà
responsabile di vendite e marketing, mentre il secondo si occuperà di
prodotti e forniture.
Come già evidenziato a suo tempo, l’Europa si pone al centro degli
interessi della nuova entità. Se in Germania esiste già una posizione di
leadership, altri mercati (Gran Bretagna, soprattutto, ma anche Italia)
andranno attaccati con maggior decisione, secondo quanto evidenziato dal
nuovo management. La strategia include un’espansione della rete di Var e la
vendita di pc via Web, anche in accordo con fornitori di Tlc e servizi a
livello locale.
Non troppo chiaro appare ancora il futuro in termini di portafoglio
prodotti. Fra le due aziende esistono delle sovrapposizioni, che andranno
presto o tardi risolte. Hoog, per esempio, ha ammesso una duplicazione nei
server a 8 vie e per un po’ saranno sviluppate entrambe le linee, per
arrivare poi a una convergenza, presumibilmente sulla base tecnologica di
Siemens. In cantiere c’è anche il prossimo lancio di una famiglia di serve
r
Unix di fascia alta, ma ancora non si hanno molti dettagli in merito. Fra
l’altro, Siemens ha firmato con Sun un accordo per utilizzare Solaris sui
server a base Intel, ma qualche voce ha lasciato intendere una simpatia per
il progetto Monterey di Ibm, Sco e Compaq.
Non sembrano essere previste riduzioni di organico, al di là dei 1.300
licenziamenti già comunicati da Siemens nello scorso febbraio, nell’ambito
di un biennale processo di ristrutturazione. Gli obiettivi per il primo
anno della nuova realtà parlano di un aumento di fatturato del 25% e di un
a
riduzione di spese da tre a cinque punti.