I mistery shopper di Microsoft colpiscono nel Lazio

I finti clienti smascherano uun gran numero di pirati. Alla fine la percentuale è del 54,1% contro una media nazionale del 31%

“Riscontri molto gravi, che pesano negativamente sulle prospettive di
sviluppo del settore informatico”
. E ‘l’amaro commento di Norberto Didier,
direttore antipirateria di Microsoft Italia di fronte ai risultati dei dati
raccolti nel Lazio dai mistery stopper (personale Microsoft che si attiva su
segnalazione dei consumatori e visita i punti vendita simulando l’acquisto di
pc). “Preoccupa il fatto che in tutte le province il malcostume di offrire
copie illegalmente riprodotte dei programmi Microsoft sia così diffuso fra i
commercianti mentre a livello nazionale ed internazionale s’intensificano le
azioni di governi e forze dell’ordine a tutela del diritto d’autore”
. La
preoccupazione è giustificata dall’ultimo raid dei mistery stopper. A Roma, su
90 punti vendita visitati, ben 46 (il 51%) hanno offerto ai propri clienti
software Microsoft illegale, cioè privo della regolare licenza d’uso. A Latina
10 punti vendita su 15 (67%) e a Rieti 9 su 13 (69%) praticavano l’hard disk
loading (Hdl), preinstallando software illecitamente duplicato sui pc destinati
alla vendita e offrendolo ai clienti sotto forma di “sconto” sul prezzo
dell’hardware, mentre a Frosinone sono stati smascherati 8 punti vendita su 15
registrati e a Viterbo 6 su 13 (46%). Complessivamente, la media regionale è
pari al 54,1%, superiore alla media nazionale, il cui valore si attesta al 31%.

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