I big dello storage scendono “in basso”

Ibm lancia una coppia di sistemi array per per lo small e medium business. Prezzi aggressivi e l’immancabile Iscsi caratterizzano l’offerta, che delinea un nuovo fronte nella battaglia tra i grandi per la conquista della fetta più promettente del mercato.

6 settembre 2004

Si susseguono le mosse, da parte dei principali vendor storage, sul fronte del mercato low end. L’ultima di Ibm riguarda l’annuncio di una nuova coppia di dispositivi array per San (Storage area network) dal prezzo contenuto, di cui uno offre il supporto di Iscsi (Internet Scsi). Già nel 2001 Ibm aveva commercializzato un prodotto Iscsi, ma, come hanno osservato gli analisti, il mercato non era forse pronto e, soprattutto, il prezzo troppo alto.


Il nuovo sistema Iscsi (per la precisione, dotato di interfaccia Ultra320) è chiamato Ds300 e, secondo fonti d’Oltreoceano, costa 3mila dollari, ma in configurazione mono-controller e senza dischi; tra le caratteristiche del prodotto si segnala lo chassis in formato da 3U, la cache di backup per la batteria e gli alimentatori ridondanti di tipo hot swap (estraibili, cioè, a caldo).


Ds300 si affianca al cugino Ds400, che supporta però il più costoso standard Fibre Channel. Anche quest’ultimo (circa 5mila dollari il suo costo base) è comunque destinato al comparto small e medium size. Entrambi i sistemi, in vendita probabilmente dalla fine di settembre, sono gestibili in configurazione Raid e supportano tanto Windows che Linux.


Il rilascio di Ibm conferma che attualmente il mercato chiede soprattutto soluzioni di fascia bassa, esigenza che i produttori fin qui dediti all’high end (come Ibm e Ecm, appunto) stanno assecondando con dispositivi dai costi abbordabili ma ben attenti a non penalizzarli sul piano funzionale. E Iscsi sarebbe proprio uno dei mezzi per raggiungere tale scopo (è dei giorni scorsi, l’annuncio di un Nas Iscsi targato Emc, che indirizza il medesimo mercato ma, secondo alcune indiscrezioni, anche Hp ha in cantiere una simile proposta).


Ds300, così come Ds400, fa parte della famiglia TotalStorage Ds. Il brand comprende, tra l’altro, tutti i dischi midrange conosciuti fin qui come FastT e ora siglati come Ds4000, gamma che tra l’altro può avvalersi del nuovo Storage manager in versione 9.1, anch’esso appena annunciato, per operazioni di mirroring dei dati.


Anche gli array di fascia alta (quelli un tempo noti come Shark) saranno definitivamente ribattezzati secondo la nuova filosofia di branding, andando a finire sotto l’ombrello omnicomprensivo TotalStorage Disk Systems.

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