Hynix raddrizza la rotta

Fatta fallire l’intesa con la statunitense Micron Technology, il vendor Sud coreano avrebbe annunciato l’intenzione di nominare un nuovo Ceo e di mettere in vendita le operation slegate dal business dei semiconduttori.

Mandato a monte l’accordo con la statunitense
Micron Technology, che offriva 3,4 miliardi di dollari per l’acquisizione di sei
impianti per la produzione di memorie e per il 15% delle sue operation slegate
dal business dei semiconduttori, Hynex starebbe per annunciare nuovi
rivolgimenti. Tra questi, la nomina di un nuovo Ceo in sostituzione di Park
Chong-sup, artefice dell’intesa con Micron che non ha, però, sortito i risultati
sperati, e la vendita delle operation slegate dalla produzione di chip.
Sfumerebbe così il sogno di Micron di fondersi con il vendor Sud coreano per dar
vita al principale produttore di semiconduttori al mondo e per strappare, in un
sol colpo, la leadership a Samsung, e la posizione di eterna rivale a
Hynix.
Ma gli analisti di mercato non sono dello stesso parere e, da qui a
qualche settimana si dicono certi che i colloqui tra le parti potrebbero
riprendere. Soprattutto in vista della pressione operata sia da parte degli
azionisti Hinyx, interessati a veder rientrare al più presto possibile la
società dai propri debiti, sia dal Governo Sud coreano, estremamente contrariato
dalla mossa della società che ha allontanato importanti capitali stranieri in un
momento di profonda crisi.

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