Home Digitale Huawei: arrivano i prodotti con HarmonyOS 2, sistema operativo nato per integrare

Huawei: arrivano i prodotti con HarmonyOS 2, sistema operativo nato per integrare

Per spiegare la valenza e l’intenzione di HarmonyOS 2, il nuovo sistema operativo intelligente di Huawei, di volere essere veramente “disruptive” su tutto il mondo Tlc, usiamo la sintesi offertaci da Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager Consumer Business Group Italia Huawei proposta oggi alla stampa specializzata durante un evento a cui 01net era presente.

«HarmonyOS – ha detto Furcas – non è un sistema operativo disegnato per lo smartphone, ma è per l’industria. A guidare il mercato oggi è la necessità di interazione e integrazione dei device. Noi fornitori di tecnologia dobbiamo dare gli utenti esperienze d’uso reali e per farlo dobbiamo passare da una app».

Ecco perché, ha spiegato Furcas, HarmonyOS, «è l’elemento che chiude il progetto del cammino di innovazione iniziato da Huawei cinque anni fa, che è partito dallo smartphone, passando per l’ecosistema, per arrivare alla app gallery».

Prima di lui Stephen Duan, General Manager Consumer BusinessGroup Italia di Huawei ha ripercorso il passato prossimo della società, e non solo facendo riferimento all’ultimo anno e mezzo di pandemia, ma anche a quello che è accaduto precedentemente, ossia il bando da parte dell’amministrazione statunitense Trump e ciò che ne è conseguito. Bando a cui Huawei ha reagito brandendo il vessillo open.

«HarmonyOs 2.0 – ha detto Duan – nasce per liberare le possibilità e togliere le limitazioni. È il pilastro  fondamentale per l’ecosistema di Huawei. Per anni abbiamo lavorato per creare una vita basata sull’intelligenza artificiale. Lo abbiamo fatto dal 2016. Il progetto HarmonyOS nasce prima ancora del bando USA. I nostri smartwatch, auricolari, tablet, laptop, smartphone sono prodotti fisici che incarnano, tutti insieme, la nostra visione di digitalizzare in modo trasparente le  funzionalità. E HarmonyOS è la tecnologia software chiave per farlo».

Smart home, smart office, smart life, sono le tematiche indicate da Duan e a cui rispondono i prodotti che tra la fine di giugno e luglio arriveranno sul mercato italiano e che presenteremo approfonditamente su 01Smartlife.

Prodotti destinati non solo a perpetuare, ma anche ad aumentare la crescita della società. Che Huawei, nonostante tutti gli ostacoli frapposti al suo agire, vada bene, lo dicono i dati.

Ce li ha forniti sempre Pier Giorgio Furcas.

Nell’annus horribilis per il mondo intero, il 2020, Huawei ha fatturato 136,7 miliardi di dollari, il 3,8% in più rispetto al 2019, e ha realizzato un profitto netto di 9,9 miliardi di dollari. La customer base è costituita da 730 milioni di smartphone, e un miliardo di device connessi.

In Italia, dove nel 2020 Huawei ha rilasciato 37 nuovi prodotti, la customer base è di 400mila utenti.

Veniamo alla App Gallery, altro tassello importante della strategia olistica di Huawei: al mondo ha 540 milioni di utenti attivi mensilmente, mentre in Europa sono 42 milioni. Sempre nel mondo, la AppGallery oggi conta 120mila app, con una crescita del 118% rispetto all’anno precedente. In Italia sono 12mila le app in 18 categorie. Le ultime arrivate sono quelle del mondo bancario.

HarmonyOS 2 non è un clone di Android

Come detto da Pier Giorgio Furcas, HarmonyOS 2 non è solo per i prodotti Huawei, ma è aperto a tutta l’industria.

E lo ha spiegato Rossana Pasini, HarmonyOS Expert di Huawei Italia, ricordando che il sistema operativo è già eseguito su alcuni dispositivi e spiegando che nel contesto della strategia Huawei 1 + 8 + N (uno smarphone, 8 dispositivi personali, N device IoT) è la vera missione di HarmonyOS, perché è inclusivo e disponibile alle terze parti.

Il primo pilastro di funzionamento del sistema di comunicazione con al centro HarmoyOS 2 è il virtual bus. Il secondo è la tecnologia distribuita di data management: ossia, un dispositivo può utilizzare i dati di un altro. Il terzo, immancabile, è la sicurezza distribuita.

Ma attenzione, «HarmonyOS – ha sottolineato Pasini – non è un clone di Android: nasce come sistema collaborativo, per tutti i device intelligenti. Può essere eseguito da dispositivi che partono da 128K fino a quelli da 4 GB».

E si arriva all’ammissione. «Con HarmonyOS vogliamo creare un super device – ha detto Pasini, capace di mettersi al centro della smart life – smart travel, social shopping, smart education, entertainment, office, fitness health, smart home».

E il vantaggio di usare HarmonyOS 2 non è solo per gli utenti, ma anche, se non soprattutto, per gli sviluppatori «è un codice unico, che viene utilizzato per tutti i device:  si adegua solamente la user interface».

Due esempi italiani di implementazione

Cosa significhi sfruttare le capacità unificanti di HarmonyOS 2 lo hanno testimoniato due grandi utenti, che hanno puntato sul nuovo sistema operativo per ampliare le loro capacitò di business.

Eugenio La Teana, Head of Innovation di RTL, ha sviluppato una app della radio utilizzabile con tutti i device wearable di Huawei, perché «siamo convinti che sia l’utente a dover decidere come fruire i contenuti. Abbiamo sviluppato l’applicazione sui wearable, per coprire i customer need che prima non raggiungevamo, come tuffarsi in piscina e nel frattempo ascoltare musica. La radio deve vivere su tutti i dispositivi connessi. La app è immediata e in futuro potrà usare i contenuti on demand e consentirà agli utenti di comunicare con noi».

Fabrizio Farenga è CTO di Melarossa, realtà che fa una app per gestire la propria alimentazione mediante una dieta personalizzata. La app è disponibile da tempo su AppGallery: attiva in Spagna, Argentina, Messico, Italia, e ha 3 milioni di utenti al mondo.

Ora la app su wearable può essere utilizzata in qualsiasi momento della giornata, con tutti i dispositivi dell’utente (per esempio al supermercato, per decidere sul momento cosa acquistare): lo scambio di dati fra smartwatch e smartphone è immediato.

I nuovi prodotti con HarmonyOS 2

Alessandro Sironi, Head of Marketing Communication di Huawei ha introdotto i nuovi prodotti Huawei che stanno per arrivare in Italia e che incarnano la logica dell’integrazione trasparente abilitata da HarmonyOS 2.

Il primo è lo Smartwatch, Huawei Watch 3. Caratterizzato da batteria potente, può utilizzare le eSim. Con la corona comanda la navigazione e si ha a disposizione un nuovo grid launcher. Il dispositivo supporta la connettività con più device: cuffie e telefono.

Potenziate le funzioni di tracciamento della salute: misura la temperatura cutanea e riconosce se chi lo indossa sta cadendo, lanciando una chiamata Sos. Effettua il monitoraggio della saturazione in modalità 24, del battito cardiaco, il tracciamento del sonno e ha una funzione di stress management. Di base la batteria dura 3 giorni in 4G e 2 settimane in modalità eco, ossia in lunga durata.

In arrivo anche lo Huawei Watch 3 Pro , in doppia versione, Classica ed Elite, in cui il GPS è a doppio canale. Potenzata ulteriormente la batteria: dura 5 giorni in 4G, che diventano 21 in saving mode. I prezzi dei nuovi smartwatch Huawei vanno da 369 a 569 euro.

I nuovi auricolari Huawei FreeBuds4 sono caratterizzati dalla cancellazione attiva del rumore, si collegano a due device contemporaneamente, pesano 4,1 grammi. Sonosmart in quanto mappano l’orecchio e il canale uditivo e si adattano di conseguenza. Funzionano anche come HD voice recorder. Hanno una latenza di 90 millisecondi, una durata di 22 ore e costano 149 euro.

Sul fronte smart office arrivano i nuovi display Huawei MateView, con tecnologia 4K+ e capaci di fornire una esperienza di colore reale. Utilizzano un solo cavo USB per caricarsi e collegare i pc e supportano la connessione wireless. Lo schermo offre una visione a 3:2. Alla base hanno una smart bar che funziona a tocco, condividono lo schermo dei device, trasformandosi di fatto in un pc, e anche mouse e tastiera. Costano 699 euro e sono ordinabilei dal 13 luglio. Per i gamer la novità sono i display Huawei MateView GT, Ultra wide 21:9, con 165 Hz di refresh rate. In arrivo anche i nuovi tablet Huawei MatePad 11 (12 ore di video, 10 di lavoro, per 499 euro) e lo Huawei MatePad Pro.

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