Gruppo Formula prova a “movimentare” il settore dei beni di largo consumo

C’è il motore della società piemontese dietro al varo dell’Interest Group Consumer Goods, un’associazione che intende rilevare tendenze e fabbisogni, nonché creare un canale diretto e permanente di comunicazione specie per le aziende medio-piccole del settore.

«Pianificare e consolidare un’offerta basata su prodotti, nostri e di partner, per i mercati che gravitano attorno al Consumer Goods. Migliorare visibilità e presenza, coordinando le attività di marketing e di vendita. Rendere disponibile all’interno della nostra struttura organizzativa il know how dei processi tipici del settore beni di consumo, supportando le attività di implementazione dei progetti cliente». Con queste parole Gabriele Zanon, responsabile della divisione beni di consumo di Gruppo Formula, ha descritto gli obiettivi dell’Interest Group Consumer Goods, associazione nata un anno fa e ma di cui solo ora si è avuta notizia. Tra i soci fondatori troviamo lo stesso Gruppo Formula e alcuni suoi clienti appartenenti al settore merceologico dei beni di consumo.

Più in dettaglio, lo scopo di questa iniziativa è quello di creare un canale diretto e permanente di comunicazione e di collegamento tra aziende medio-piccole che producono e distribuiscono beni di largo consumo, rilevare tendenze evolutive, fabbisogni e nuove prospettive di impiego per l’It nel settore. Ma anche costruire un osservatorio specializzato sul comparto consumer good, food e non food, e attivare gruppi di miglioramento e di implementazione per soluzioni di interesse comune.

I soci operano attribuendo delle priorità a tematiche comuni con lo scopo di migliorare i processi di alcune aree aziendali. Gli incontri avvengono bimestralmente, i lavori procedono individualmente o per gruppi per poi condividere i risultati via e-mail o attraverso il forum tematico dedicato.
I primi argomenti trattati dall’Interest Group Consumer Goods sono stati l’analisi delle vendite e i Key Performance Indicator. Relativamente agli strumenti necessari per affrontare questi temi, è stato coinvolto il partner strategico Business Objects. In prima battuta sono stati definiti i confini del processo di vendita, le misure di analisi, la realtà e i livelli; dopodiché sono stati individuati gli strumenti da utilizzare, ovvero le misure primarie, i driver di performance e la definizione degli indicatori qualitativi e quantitativi.

All’iniziativa hanno aderito ad oggi una decina di aziende tra le quali figurano nomi come Aurora, La Molisana, Orogel, Paif, Segafredo.

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