Google Cloud Code

Al recente Google Cloud Next 19 si è alzato il sipario su alcubne novità della piattaforma, tra cui Cloud Code.

Quest’ultimo è un nuovo set di plug-in per IntelliJ e Visual Studio Code. Il suo obbiettivo è di introdurre automazione e supporto in ogni fase del ciclo di vita dello sviluppo software. Ciò, basandosi sugli strumenti che lo sviluppatore già possiede e utilizza.

Lo strumento centrale per lo sviluppo del software è l’Integrated Development Environment (IDE). IDE quali IntelliJ e Visual Studio Code aiutano gli sviluppatori nella produttività durante durante le varie fasi di lavoro. Vale a dire: nell’editing, nella compilazione e nel debug del codice.

Tuttavia, sottolinea Google Cloud nel presentare la novità, questi ambienti integrati di sviluppo funzionano al meglio con le applicazioni locali. Questo può portare a imbattersi in delle sfide, quando si sviluppano applicazioni per il cloud. Ciò, poiché gli ambienti locali e cloud sono diversi, il che può causare che si individuino gli errori troppo tardi, durante il ciclo di sviluppo.

Sono questi i problemi che Google Cloud ha inteso affrontare con Cloud Code.

Cloud Code, sviluppo cloud-native facile e veloce

Con questa prima release di Cloud Code, spiega l’azienda, Google Cloud si è concentrata su come semplificare lo sviluppo di applicazioni eseguite su Kubernetes. Compreso il Google Kubernetes Engine (GKE).

Cloud Code estende VS Code e IntelliJ in modo da combinare la potenza e la convenienza degli IDE allo sviluppo di applicazioni Kubernetes cloud-native. Cloud Code offre un feedback continuo sul progetto man mano che lo sviluppatore lo costruisce. Lo fa estendendo il tradizionale loop locale edit-compile-debug a qualsiasi ambiente Kubernetes locale o remoto.

Il supporto per i profili di deployment consente di definire diversi target di deployment. Come ad esempio lo sviluppo locale, lo sviluppo condiviso, il test o la produzione. In tal modo lo sviluppatore può facilmente testare ed eseguire il debug sulla propria workstation o nel cloud.

Google Cloud CodeCloud Code, sottolinea ancora l’azienda, semplifica inoltre l’integrazione delle API di Google nella propria applicazione. Ad esempio, all’interno di IntelliJ offre un gestore di librerie integrato che aggiunge le dipendenze richieste all’applicazione e abilita automaticamente le API per il progetto.

Cloud Code aiuta anche gli sviluppatori che stanno iniziando a comprendere Kubernetes. Lo fa con un set aggiornato di sample di Kubernetes che arrivano pre-configurati per il debug, la compilazione e l’implementazione. Questi consentono di concentrarsi sullo sviluppo dell’app anziché sul set-up e sulla configurazione.

Google ha progettato Cloud Code anche per integrarlo facilmente con gli strumenti e i servizi DevOps esistenti, tra cui Cloud Build e Stackdriver. E anche in questo caso l’intero processo viene semplificato e velocizzato.

Google Cloud CodeMaggiori informazioni su Cloud Code sono disponibili sul sito Google Cloud, a questo link.

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