Gmail, la sfida di Google

ottobre 2004 Il primo importante segnale del cambiamento delle strategie degli operatori Web nella direzione dei servizi a valore aggiunto è arrivato qualche mese fa dal famoso motore di ricerca Google, che ha avviato la fase di test del proprio …

ottobre 2004 Il primo importante segnale del cambiamento delle strategie
degli operatori Web nella direzione dei servizi a valore aggiunto è arrivato
qualche mese fa dal famoso motore di ricerca Google, che ha avviato la fase
di test del proprio servizio Gmail.

Si tratta di una casella di posta da 1 Gbyte, consultabile
unicamente via Web, in cui è possibile archiviare i messaggi di tutta
una vita e recuperare al volo le informazioni desiderate grazie al motore di
ricerca di Google.

Dopo i primissimi test sono state introdotte alcune nuove interessanti funzioni,
come la possibilità di importare la propria rubrica di indirizzi da Yahoo
Mail, da Outlook e da molti altri sistemi di posta elettronica, oltre al supporto
al sistema operativo Mac OS X e al browser Safari.

Tra le attuali webmail, quella di Google è certamente la più
potente. Ed è gratuita, infatti nei piani dell’azienda il servizio
dovrebbe essere fornito gratuitamente con la forma della pubblicità mirata,
cioè inserendo link sponsorizzati nella finestra di gestione dei messaggi,
In pratica come già accade con le pagine delle ricerche effettuate sul
Web.

Tuttavia non è ancora chiaro se il software utilizzato per determinare
il contenuto dei messaggi, indispensabile per contestualizzare il link sponsorizzati,
possa realmente risultare lesivo della privacy degli utenti, come paventato
da alcuni osservatori più critici.

Google assicura che tale software è basato su un sistema di analisi
che agisce su un livello di controllo non dissimile da quello di un normale
antivirus che esegue normalmente la scansione dei messaggi in arrivo.

Comunque vada a finire il dibattito dal punto di vista del diritto, sul piano
prettamente funzionale è innegabile che il servizio di Google, oltre
a svolgere egregiamente i compiti promessi, abbia il merito di avere aperto
la strada alle cosiddette “giga-mail”, cioè tutti quei nuovi
servizi evoluti di posta elettronica caratterizzati da mailbox da un gigabyte
o più.

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