Gates-Montezemolo a confronto sull’innovazione

Il fondatore di Microsoft e il presidente di Confindustria discutono a Milano del ruolo dell’Ict nei processi di innovazione nelle imprese. Presentato nell’occasione il libro “Information Technology per il recupero della competitività delle PMI italiane”.

Il programma di
Confindustria per l’innovazione mette al primo posto la diffusione e la “vera”
utilizzazione dell’Ict nelle imprese e nel sistema Paese. Lo
hanno proclamato i massimi dirigenti dell’associazione martedì scorso nel
corso della prima Giornata per l’Innovazione e lo ha confermato il presidente
Luca di Montezemolo a Milano davanti a un rappresentante
d’eccezione del mondo It, il fondatore e chief software architect di Microsoft Bill
Gates
.
Montezemolo ha fatto presente che le imprese
italiane hanno tre grandi obiettivi “Aumentare la cultura dell’innovazione,
far crescere la presenza dell’It in tutti i comparti per aumentare efficenza
e
competitività e riuscire a coniugare l’innovazione tecnologica con
l’internazionalizzazione”
.

E proprio a proposito di
internazionalizzazione Bill Gates ha osservato che ciò che sta accadendo “in

Cina e India è un fenomeno straordinario non tanto e non solo per le dimensioni
che stanno assumendo queste economie quanto per il fatto che si sta creando
in
questi paesi una incredibile concentrazione di Human
Capital
“.

Ed è proprio sul capitale umano, sulle competenze,
sulle idee e sulla creatività che si gioca la sfida più importante
dell’innovazione.

“Ma come si può competere con queste realtà
emergenti che crescono con tanta irruenza?”
ha chiesto
Montezemolo.

Gates ha subito osservato che la risposta si chiama profonda
digitalizzazione del business. “L’Information technology – ha
dichiarato – è storicamente focalizzata sulle grandi imprese e
sulle grandi
realtà. E se si confronta la realtà entreprise europea con quella americana
non
ci sono drammatiche differenze. Al contrario –
ha puntualizzato
le differenze sono enormi se si guarda allo small business che in Europa e
in

Italia è prevalente. E oggi è questa la grande
opportunita per tutti. Occorre dare a queste imprese le opportunità di competere

sui propri mercati e sui grandi mercati internazionali”.

“Si, ma come.
Con quali mezzi e con quali metodiche?”
lo incalza il presidente degli
industriali italiani.

“La digitalizzazione dei processi e delle imprese è
la chiave di volta per abbattere le barriere geografiche. Una
piccola impresa –
spiega Gates – che ha la capacità di portare il
proprio business sulle rete è in grado di stringere rapporti di partnership
con imprese che stanno dall’altra parte del mondo. Una piccola impresa italia
ha la
possibilità attraverso Internet di portare i propri valori su una dimensione
internazionale, tagliando drasticamente i tempi legati alla ricerca e alla

definizione delle partnership, alla implementazione della collaborazione e al

passaggio verso il business”.


Ma è proprio a livello di
informatizzazione di piccole imprese che si avverte il grande gap tra Italia
e
Stati Uniti. E qui le differenze sono enormi.

“Non ci sono risposte facili per queste domande
ha osservato Gates – ma c’è un cammino basato sulla conoscenza e

sulle competenze” Il fondatore di Microsoft coglie l’occasione di
questo tema e di questo incontro per presentare un libro curato da Microsoft
dal
titolo significativo: L’Information technology per il recupero della

competetività delle Pmi italiane.

Per il presidente degli
industriali italiani è un segnale di attenzione verso il grande tema delle
competenze e auspica un eguale impegno anche per quanto riguarda un
recupero della competitività nella pubblica amministrazione: “Le

piccole imprese devono fare certamente più innovazione e devono utilizzare più

It nei loro processi – ha osservato – ma deve
essere fatto un grande lavoro per rendere più efficente la macchina della
pubblica amministrazione che rappresenta troppo spesso un freno per le imprese
e
un freno per i processi di innovazione”.


Ma per procedere verso il
nuovo, secondo Gates, anche avere una visione, e servono persone con talento
in
grado di condividere e perseguire una visione comune.
“La mancanza di persone qualificate rappresenta uno dei più grossi limiti nella
crescita delle imprese ed è un problema strategico che deve essere affrontato

anche con nuovi modelli”.


Nella sua visione del mercato europeo
Gates ha ricordato come ci siano enormi opportunità ma anche che sia necessario
definire dei punti fermi in rapporto alla proprietà intellettuale per dare
garanzie a chi esprime le proprie competenze e a chi produce
innovazione. Mentre per quanto riguarda l’Italia ha ricordato che
innovare vuole anche dire valorizzare ai massimi livelli quei talenti
che si esprimono nel design, nella creatività, nel gusto del bello e
nell’inventiva. “La vera sfida – interviene Montezemolo
– è fare innovazione a 360°. Non
fermarsi ai propri valori di eccellenza ma estendere i principi di innovazione
a tutti i processi e a tutta la filiera. Non basta avere un prodotto eccellente,

occorre innovazione anche nel marketing, nella logistica, nelle idee
commerciali, nella ricerca e nella gestione delle
partnership”.


L’invito finale di Montezemolo è rivolto alla platea
di imprenditori che ha seguito questo incontro ed è una esortazione sia a
fare innovazione sia a promuovere costantemente la volontà di innovare. “Perché
l’innovazione non deve fermarsi alle imprese
– ha concluso – ma deve diventare
un modello
per il sistema-Paese”

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