Gartner: resteranno in sette?

Consolidamento in vista nel mercato pc, con possibile uscita di scena di almeno tre degli attuali primi 10 player. Dal 2007 però.

La notizia, se non proprio una bomba, è di quelle destinate a far per lo
meno discutere.
Secondo un’analisi presentata proprio oggi da
Gartner
, il mercato dei personal computer deve
affrontare da qui ai prossimi due-tre anni una nuova fase di importante
consolidamento
.
Il che, tradotto in termini molto più “piatti”,
significa che nella migliore delle ipotesi qualcuno degli attuali player è
destinato a uscire dal comparto, magari cedendo a un altro le proprie attività.

L’analisi di Gartner parte da un assunto preciso.
Dal 2006 al 2007 per
il comparto personal computer si attende una crescita media annua in unità pari
al 5,7%, vale a dire la metà rispetto all’11,3% del periodo 2033-2005.
Lo
stesso trend si attende anche in termini di revenue.
Se il periodo 2003-2005
si attesta su medie del 4,7%, il periodo successivo difficilmente andrà al di
sopra di un decisamente più modesto 2%.
E tutto questo solo grazie ai
mercati emergenti che assorbiranno da soli il 60% della crescita.
Il 2005, è
l’opinione di Gartner, può considerarsi un anno relativamente forte, grazie al
ciclo di sostituzione, che però nel 2006 potrà dirsi ampiamente concluso.
Ed
è allora che i nodi verranno al pettine.
Secondo Gartner, l’attuale
classifica dei fornitori, in termini di unità, vede ai primi dieci posti Dell,
Hp, Ibm, Fujitsu, Fujitsu Siemens, Toshiba, Nec, Apple, Lenovo e Gateway.
Ma
di questi, solo Dell negli ultimi anni è riuscita a rimanere profittevole.
E
questa assenza di profittabilità ha un impatto tanto più pesante quanto più
grande è l’azienda.
Per questo motivo, oggi Gartner non esclude che due big
quail Hp e Ibm possano alla fine decidere per una cessione delle loro attività
in area pc, qualora l’incidenza sul business complessivo e sulla marginalità
finisca per assumere un peso eccessivo.
Lo scenario è davvero negativo.

I fornitori globali, sostiene lo studio, sempre più saranno obbligati a
massimizzare le efficienze della supply chain, e inevitabilmente finiranno per
abbandonare gli sforzi diretti a differenziarsi su aspetti diversi che non siano
prezzi e livelli di servizio.
Si tornerà a parlare di economie di scala e
per qualcuno la scelta più logica sarà proprio quella di abbandonare il
comparto.

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