Gartner: nei tablet vince iOs

Negli smartphone, il palmares spetta ad Android, ma nei tablet per la società di analisi non c’è dubbio: domina e dominerà ancora Cupertino.

Se nel mondo degli smartphone ha già decretato, in pieno accordo con altri analisti, la vittoria di Android sugli altri sistemi operativi, quando si parla di tablet Gartner non ha dubbi: fino al 2015 sarà Apple a guidare il mercato.
Saranno appannaggio di iOs il 69% delle vendite registrate alla fine di questo 2011 e ancora nel 2015 Cupertino si aggiudicherà una share del 47% sul totale mercato dei tablet.

Chiari, second la società di analisi, i motivi di questa superiorità numerica: come accadde con l’iPhone sul mercato degli smartphone, anche nel caso dei tablet Apple ha di fatto reinventato un mercato dando vita a una nuova categoria di prodotti nella quale il punto nodale non è semplicemente il form factor, ma un insieme di esperienza, contenuti, ecosistema.
Ed è proprio l’ecosistema che sembra attrarre al momento gli utenti.

Secondo Carolina Milanesi, ricercatrice di Gartner focalizzata sui temi della mobility, i competitor di Apple in questo momento stanno sbagliando, concentrando i loro sforzi sulle funzionalità senza prendere nella giusta considerazione tutto l’insieme di applicazioni, servizi e user experience determinanti nel prodotto-tablet.

Per quanto riguarda le previsioni di crescita, in questo 2011 iOs dovrebbe passare dai 14,7 milioni di unità del 2010, anno in cui la sua share di mercato era appena al di sotto dell’84%, ai quasi 48 milioni di unità, pari a una share del 68,7%, per raggiungere poi i 68,6 milioni nel 20122 e i 138,4 milioni nel 20125.
Parallelamente Android, grazie anche al lancio di Honeycomb, dovrebbe passare dai 2,5 milioni di unità del 2010 ai 13,8 milioni del 2011, portando la propria share alla soglia del 20%. Nel 2015 il gap con Apple si ridurrà notevolmente: ad Android spetteranno 113,4 milioni di unità, pari a una share del 38,6%. Positivo, secondo Gartner, è il modello di licenza adottato da Google, che garantisce alla società maggiore controllo, senza compromettere la qualità dell’esperienza dell’utente.
Irrilevante sarà Meego, che pur passando da 788.000 unità del 20911 a 3 milioni nel 2015 non supoererà una share dell’1%.
Meglio andrà a WebOs, che da 2,7 milioni di unità nel 2011 raggiungerà gli 8,8 milioni, guadagnandosi una share del 3%.
Interessante, infine, sarà la sorte di Qnx, sistema operativo che Rim ha deciso di implementare sulla propria offerta tablet. Già in questo 2011 si guadagnerà una share del 5,6%, con 3,9 milioni di unità, per arrivare a 29,4 milioni nel 2015, con una share complessiva del 10%. La fortuna di Qnx dipenderà dalla sua estensione ad altri dispositivi diversi dal solo PlayBook e dalla capacità di Rim di dar vita a un vero e proprio ecosistema intorno a questa piattaforma.
Soprattutto perché, come sottolinea Milanesi, ”Gli utenti di smartphone vogliono un tablet con lo stesso sistema operativo dei loro telefoni, così da potyer condividere applicazioni, senza perdere la familiarità con le interfacce utente”.

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