Gartner: essere agili e aprirsi al nuovo

I consigli dell’analista per sopravvivere alle incertezze dell’economia globalizzata. L’It è sempre più lo strumento per costruire il clima collaborativo del futuro

Messaggio forte e chiaro dal Symposium Gartner 2007: nel contesto turbolento dell’economia globalizzata, la capacità di guidare l’It per dare forza al business si trasforma nell’elemento vincente della competizione, un elemento che fa della collaborazione il cuore delle scelte strategiche.

Tra le urgenze delle aziende, infatti, c’è la necessità di rispondere ai cambiamenti del contesto con agilità, aprendosi a un più ampio ventaglio di network sociali, in grado di costruire nuove modalità di lavoro, sempre più collaborative e innovative.

Aziende sempre più estese, dunque, in cui la comunità dei partner, dei clienti e dei collaboratori è capace di generare innovazione, costruendo una cultura d’impresa inedita, dove la logica del “noi” ha la forza di accelerare la scoperta del nuovo e la trasformazione del business.

Secondo Gartner l’innovazione è sempre più funzione dell’abilità di estendere e rimodellare i confini del business.

Aprirsi al nuovo per cogliere appieno le occasioni della globalizzazione e superare le sfide; si tratta di un messaggio chiaro per i Cio. D’altro canto, della forza dell’innovazione collaborativa si parlerà anche al prossimo incontro annuale del World Economic Forum a Davos, in calendario dal 23 al 27 gennaio 2008. Condividere e cooperare per competere può suonare come un paradosso, ma è l’essenza del business globalizzato; le comunità diventano fonti strategiche per la creazione e la diffusione di nuove idee; libere di organizzarsi, le persone sanno dar vita a reti spontanee capaci di generare conoscenza collettiva.

Perché tutto ciò si realizzi, accanto a una rinnovata cultura d’impresa, c’è bisogno di nuovi social software, concepiti per le aziende capaci di impostare la revisione dei propri processi in funzione della centralità delle informazioni. Questi strumenti favoriscono la nascita di un ambiente aperto e libero, in cui la formazione di gruppi spontanei di lavoro e la produzione delle informazioni è il risultato di effetti cumulativi frutto delle interazioni informali tra i partecipanti al network.

I social software, ha osservato Gartner, sono in grado di colmare il gap che tuttora esiste tra le strutture rigide e inflessibili e quelle sostanzialmente anarchiche. La struttura che emerge dalla loro introduzione è di tipo adattivo, capace cioè (a fronte della partecipazione aperta, della libertà di modifica, del riuso nel contesto, della visibilità del lavoro anche in corso d’opera) di organizzare gruppi spontanei su attività e interessi specifici, valorizzare i legami attivati tra le persone e i contenuti, sviluppare profili dinamici, rinforzare l’identità individuale e dei gruppi, la reputazione e la memoria storica. All’orizzonte delle imprese si profila, dunque, una profonda trasformazione culturale: il mito del controllo totale, le restrizioni applicate al network aziendale, le limitazioni all’innovazione sono destinate a essere superate, grazie alla diffusione di virtualizzazione e comunità costruite sulla fiducia.

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