Foundry completa l’offerta “intermedia”

Il costruttore ha lanciato tre chassis di commutazione dotati di un’alta densità di porte e basati sull’Asic JetCore.

Con i FastIron 400, 800 e 1500 (rispettivamente con 3, 7 e 14 connettori per moduli e uno per schede di supervisione), Foundry Networks ha completato la propria gamma di switch modulari di livello 2/3 con, nell’ordine, capacità da 128, 256 e 480 Gbit/s. Come il FastIron 4802, rilasciato nel giugno scorso, questi dispositivi sviluppano l’architettura proprietaria JetCore, permettendo una densità accresciuta (fino a 672 porte 10/100, 232 porte Gigabit Ethernet o 14 porte 10 Gigabit) su un solo sistema. Inoltre, quest’architettura offre numerose possibilità, come la gestione dell’ampiezza di banda o il controllo del traffico attraverso una sonda Rmon-2 commutata, evitando di ricorrere a sonde specifiche per ogni porta.

Grazie all’Asic JetCore, la società ha considerevolmente ridotto il numero di componenti sulle schede, passando da 13 a 3, potendo così intervenire sui costi, ora abbassati del 25%. Così, ora Foundry può contare su un’architettura modulare e una tecnologia Asic comune a tutte le configurazioni e che permette di soddisfare i bisogni delle imprese tanto al centro quanto nella periferia della rete. La gamma FastIron comprende otto moduli differenti, come schede di I/O a 16 porte Gigabit in rame (a 10.280 euro) o a 14 porte 10 Gigabit Ethernet a 850 mm (per 56.590 euro).

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