Foundry Networks si consolida in Italia

Il 2001 è stato un anno di consolidamento per la filiale italiana di Foundry Networks, guidata da Lorenzo Cristiano. La giovane società, specializzata nello switching (da livello a 2 a livello 7), ha chiuso il secondo anno di vita in Italia con un calo …

Il 2001 è stato un anno di consolidamento per la filiale italiana di Foundry Networks, guidata da Lorenzo Cristiano. La giovane società, specializzata nello switching (da livello a 2 a livello 7), ha chiuso il secondo anno di vita in Italia con un calo del fatturato, che l’anno scorso era stato di 8 miliardi di lire, ma con l’avvio di un servizio di supporto tecnico locale e l’ampliamento del canale. Ora i rivenditori sono tre: Teicos, Centron International e Open Network Enterprise. Cristiano ha fatto sapere che intende accrescere ancora il loro numero, per avere maggiore presenza su territorio e offrire più scelta ai clienti. Fra questi, figurano nomi importanti come IntesaBci, Comune di Milano e Seceti.
Il focus del vendor si è spostato dal mercato degli Internet service provider a quello delle reti metropolitane e dell’enterprise. “Il recente annuncio dei nuovi prodotti EdgeIron che operano a livello 2 – ha detto Cristiano -, dotati anche di management ridondato, completa l’offerta e ci consente di rivolgerci alle società di grande dimensione che hanno bisogno di tanti apparati di piano”. Numerose anche le novità introdotte quest’anno nei prodotti, come le funzionalità di billing e accounting (basate su sonde RMON), il rate limiting (la possibilità di fissare la velocità richiesta da un utente su una porta), l’introduzione dei 10 Gbps (lo standard sarà rilasciato a marzo) e l’MPLS, il protocollo emergente per reti IP. Inoltre, la società ha siglato un accordo a livello mondiale con Lucent Technologies per le soluzioni MAN: Il colosso delle Tlc rivenderà i prodotti Foundry di accesso e core per completare la propria offerta, focalizzata sulla trasmissione SDH.
A livello mondiale, Foundry Networks continua a rimanere in attivo; il fatturato netto dei primi nove mesi del 2001 è stato di 245,8 milioni di dollari, a fronte di 272 milioni dell’anno precedente.

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