Formazione a distanza: pronti al decollo – I

Dall’osservatorio sull’e-learning presentato dall’Anee emergono dati più che confortanti. Il mercato, che valeva poco più di 53 milioni di euro nel 2001 è destinato a raggiungere i 715 entro il 2004

Un presente modesto e un futuro radioso. È la situazione dell’e-learning
secondo l’Anee (Associazione dei
servizi e contenuti multimediali

) che ha presentato i dati dell’osservatorio sulla formazione a
distanza.
Secondo l’indagine l’e-learning valeva nel
2001 53,6 milioni dei euro che dovrebbero diventare 715,2 milioni entro il 2004.
Contenuti, servizi e tecnologia sono le voci che compongono il fatturato attuale
del mercato Tbt (technology based training), mentre
l’e-learining puro (contenuti+servizi)

vale 41,3 milioni di
euro. E la distanza fra le voci dovrebbe aumentare visto che dopo la lenta
crescita dell’area dei contenuti nel 2002 (le aziende in questo momento pensano
soprattutto ad attrezzarsi dal punto di vista tecnologico) ci dovrebbe essere un
boom con 151,2 milioni di euro nel 2003 e 403,3 nel 2004.
I servizi dagli
attuali 18,8 milioni passerebbero a 161,3 nel 2004 e la tecnologia da 12,4
arriverebbe a 150,5. La corsa verso la formazione a distanza è trainata dai
grandi gruppi. Fiat, Telecom e le altre blue chip della Borsa sono infatti le
società più sensibili all’e-learning. Condizione necessaria per l’avvio dei
progetti, almeno per il 65% del campione, è la presenza di un referente
aziendale competente anche se il 51% preferisce una consulenza esterna.
La
modalità di erogazione intranet/internet è quella destinata a una maggiore
crescita, mentre è l’area professional (con corsi tecnici
destinati ad arricchire le capacità operative) che nel periodo 200/2001 ha
drenato la fetta più importante degli investimenti con il 44% del totale.
Il
13,5% è andato ai corsi per l’utilizzo del pc, il 9,4% al
marketing, il 7,4% alle lezioni per le lingue straniere
e il resto è stato diviso fra telecomunicazioni, finanza e
controllo, amministrazione, e-business e management e strategia
.
Le
lingue sono l’area più in crescita secondo l’indagine che stima per il 2001 un
aumento del 12,5% delle lezioni di inglese. Bene anche il marketing con il 12,6%
di crescita e netto calo per l’area dei corsi tecnici per i quali è prevista una
diminuzione degli investimenti del 29%.
La differente allocazione delle
risorse si riflette anche sulle figure protagoniste dei corsi di formazione. I
tecnici che al momento ricevono il 41,4% degli investimenti
dovrebbero perdere terreno scendendo quest’anno dell’11,7%, i dirigenti
guadagneranno quasi tre punti percentuali rispetto all’attuale 9,7%
mentre maggiore sarà la crescita di quadri, +5% dall’attuale
12,5%, e impiegati che al momento valgono il 36,4% e
dovrebbero incamerare altri quattro punti.

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