Fa leva sui suoi punti di forza il distributore, che rafforza la presenza territoriale, amplia l’offerta Adj, guarda alla PA e all’internazionalizzazione e porta verso il canale la sua proposta di servizi.
In un anno non certo facile come si prospetta questo 2013, Focelda fa leva su quei punti di forza che in passato avevano caratterizzato la sua strategia: presenza territoriale, buon mix di prodotti in distribuzione e prodotti a marchio proprio, servizi erogati non solo agli utenti finali ma anche ai rivenditori.
Michele Palmese, Ceo della società, così racconta: ”Lo scorso anno abbiamo chiuso l’esercizio a 50 milioni di euro, in crescita del 10 per cento anno su anno. Quest’anno l’avvio è stato un po’ più faticoso, ma stiamo rispondendo a un mercato in crisi facendo leva sulle nostre capacità”.
A livello territoriale, la società ha recentemente inaugurato alle porte di Roma una struttura polifunzionale, su una superficie di 3.000 metri quadri, che funge da centro di produzione delle soluzioni e dei dispositivi a marchio Adj e da centro logistico cui è affidata anche la gestione delle forniture dei cash & carry aperti a Roma, Bari Napoli, Firenze, Livorno e Forlì.
In arrivo anche ulteriori espansioni a Napoli e Palermo.
Importante anche gli investimenti a livello di risorse umane.
”Lo scorso anno abbiamo ampliato la nostra struttura, che oggi conta su un organico di 50 persone, con sei nuove assunzioni. E credo che questo sia un segnale importante in un momento non semplice per il Paese. Abbiamo anche dedicato una risorsa nuova proprio al marchio Adj e alla grande distribuzione”.
In questi mesi, poi, il distributore ha scelto di indirizzare risorse verso il mondo Apple, costituendo una business unit che si occuperà di accessoristica, commercializzata sempre attraverso il marchio Adj.
Ed è sempre attraverso il marchio Adj che è partito anche il percorso di internazionalizzazione dell’azienda.
”In Olanda e Belgio – racconta ancora Palmese – abbiamo attivato una collaboratore con un distributore belga che si occupa di portare i nostri prodotti nei corner della Grande distribuzione in questi due Paesi”.
In questi mesi la proposta Adj si è ampliata con l’introduzione di tre nuove linee di prodotto, Gentio, Hammer e Arrow, tutte giocate sul binomio Microsoft – Intel, disponibili sia build to order sia order to stock nelle versioni con e senza sistema operativo.
Ai pc si sono aggiunti i tablet, nei formati da 7, 8, 9,7 pollici,con una proposta tutta giocata sulla competitività del prezzo.
E poi c’è la videosorveglianza, anche in questo con soluzioni complete a marchio Adj, che la società spinge anche verso il mondo della Pubblica Amministrazione.
In effetti la PA da tempo è al centro delle strategie di Palmese, anche in virtù della presenza territoriale della società, che oggi vanta tra i suoi clineti realtà come Poste o la Guardia Costiera.
“Lo scorso anno abbiamo fatturato 10 milioni di euro con la Pubblica Amministrazione. Lavoriamo direttamente con quegli enti sui quali ci sono certezze in merito ai tempi di pagamento”.
Una scelta quasi obbligata, quella della presenza diretta sulla PA: ”I dealer non hanno credito, per questo ci muoviamo direttamente”.
Del resto il credito resta uno dei problemi irrisolti della filiera.
Infine, a completare il mosaico, c’è SmartHelp, la piattaforma di assistenza e servizio lanciata oltre un anno fa, e che gradualmente evolve verso un’offerta più composita e target maggiormente differenziati.
SmartHelp viene proposto come elemento di differenziazione per i dealer che faticano a reggere, in particolare nel mondo consumer, la concorrenza con le realtà della grande distribuzione e della distribuzione organizzata.
Un elemento di differenziazione, di fidelizzazione e, – perché no? – di revenue aggiuntive.
”Una sorta di ecommerce di servizi – lo definisce Guido Brosca, Cio di Focelda, che lo ha ideato e ne cura lo sviluppo – che ha cessato di essere indirizzato esclusivamente ai privati per estendersi ai rivenditori, che possono personalizzarlo non solo nella veste grafica dei sito, ma anche nella scelta dei servizi di cui vogliono garantire l’erogazione ai loro clienti”.
SmartHelp, come abbiamo avuto già modo di spiegare in precedenti articoli, attraverso l’installazione di un plugin nel browser dei dispositivi dei clienti, consente ai i cosiddetti ”Doctors”, vale a dire ai tecnici specialisti, di entrare nel sistema del cliente, intervenendo da remoto senza richiedere interventi on site.
L’evoluzione più significativa si realizzerà dopo l’estate, quando la piattaforma da smarthelp.it diverrà smarthelp.eu e si arricchirà di nuove componenti pensate per il mondo delle imprese e dei rivenditori che gestiscono interi parchi macchine dei loro clienti.
Nella nuova versione si parla di servizi di learning,di coaching, di assistenza estesa, inclusa la personalizzazione del software, di servizi a valore, anche attraverso la disponibilità di System integrator.
A carico dei dealer i costi di setup e personalizzazione e quelli di licenza mensile.