Finix Technology Solutions punta su cybersecurity, IoT e IA

roggero finix
Pierfilippo Roggero, Ceo di Finix

La storia di Finix Technology Solutions, player italiano nel campo della trasformazione tecnologica, è particolarmente recente: nasce infatti nel settembre 2019.

Tuttavia, questa data potrebbe risultare ingannevole: si tratta solo dell’ultimo step di una storia iniziata a fine anni 90 con Siemens, continuata con Fujitsu Siemens Computers, e proseguita con l’acquisizione da parte di Fujitsu della quota di Siemens.

Nel 2019 Fujitsu ha fatto una scelta di go to market molto chiara, decidendo di uscire da alcuni mercati fra cui quello italiano (insieme ad altri 23 paesi).

In questo contesto si inserisce Finix, nuova società nata dall’acquisizione di Fujitsu Technology Solutions Italia da parte di Livia Group, società privata di investimento con un portfolio di 782 milioni di euro.

Come ha raccontato Pierfilippo Roggero, Ceo di Finix Technology Solutions (in foto), l’idea alla base della collocazione della nuova società è frutto di attente riflessioni. Scegliere di fare pura distribuzione avrebbe messo Finix in concorrenza con player molto più consolidati nel settore.

Altre possibilità potevano essere la trasformazione in system integrator o in solution provider. In entrambi i casi ci si sarebbe confrontati con problemi e sovrapposizioni che hanno portato ad orientare Finix in altro modo.

Si è quindi scelto di essere un hub di competenza tecnologia, con tutta la gamma Fujitsu a disposizione e in grado di coprire ogni settore. La fornitura di servizi innovativi afferenti alla trasformazione digitale, secondo Finix, è particolarmente promettente.

Cybersecurity, IoT e Intelligenza Artificiale saranno gli ambiti che vedranno maggior impegno da parte di Finix, con ottime motivazioni.

Infatti, si tratta di tre argomenti particolarmente caldi e verso i quali gli investimenti delle organizzazioni stanno aumentando vertiginosamente.

Identificare use case per capire come indirizzare al meglio gli sforzi di Finix sarà lo scopo dell’incubatore di tecnologie, forte anche della rete di oltre 3.000 partner.

A questo proposito, fra gli obiettivi di Finix c’è sicuramente creare un nuovo programma di canale che includa il Select Partner Program di Fujitsu e lo abiliti con una serie di novità. A questo scopo sarà creato un network di partner che avrà come obiettivo portare nuove tecnologie sul mercato. I partner saranno supportati con attività di training e di marketing adeguati.

Il CEO della nuova società italiana ha sottolineato come nel campo della AI Fujitsu sia già molto radicata, forte di un bagaglio tecnologico ben sviluppato. Al tempo stesso, le competenze già presenti in ambito security e IoT sono di tutto rilievo e verranno corroborate da soluzioni frutto di attento scouting.

La sfida di Finix si presenta stimolante, continua Roggero. Trovare una perfetta collocazione sul mercato non sarà un compito semplice, ma il management ne è perfettamente consapevole.

Peraltro, potendo contare sul canale fidelizzato di Fujitsu sicuramente il punto di partenza è agevolato.

Anche sul lato delle tecnologie, oltre al know-how di Fujitsu (di cui Finix sarà distributore esclusivo, in forza di un contratto pluriennale) Finix sta avviando uno scouting internazionale per introdurre su base semestrale nuove tecnologie.

Nell’arco di 3 anni, l’obbiettivo è arrivare a bilanciare l’offerta Fujitsu con quelle identificate sul mercato, per poter rispondere al meglio alle mutevoli esigenze del mercato.

Per il primo semestre, Finix si propone di presentarsi con la propria nuova veste, investendo fortemente nella attività di scouting. Al tempo stesso ricreando un rapporto con il network di partner e gli stakeholder, riducendo le inefficienze residue.

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